“Comunisti” contro “Fascisti” a Palermo: è guerriglia in città
Tutto comincia così: un’azione di volantinaggio ad opera dei Giovani Comunisti, del Coordinamento universitari in lotta e infine da parte dell’organizzazione sindacale Slai cobas che ha letto pubblicamente un esposto presentato alla Procura di Palermo contro i responsabili dell’evento di cui parleremo più avanti, i proprietari e i responsabili della Mondatori (sede dell’evento), l’autore del libro che doveva essere presentato e contro tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa culturale per apologia di reato. Quando però sono arrivati un centinaio di ragazzi dei centri sociali è iniziata la violenza. Ecco cosa è successo.
Mercoledì 23 marzo nel cuore di Palermo, intorno alle 16.00, i Red Block e un gruppo di manifestanti del centro sociale “Anomalia” hanno creato una vera e propria guerriglia urbana. Tutti con i caschi in testa e le sciarpe sul viso, armati di bastoni, pietre, bottiglie e latte di vernice, per tentare di impedire la presentazione del libro “Nessun dolore”, romanzo di Domenico Di Tullio che racconta la storia di CasaPound, organizzazione di estrema destra.
Un grosso boato ha dimostrato il lancio di una bomba carta contro la polizia che impediva l’accesso in Via Ruggero Settimo costringendoli a restare ai piedi del Teatro Massimo e che ha risposto con il lancio di lacrimogeni e polvere urticante. In strada si è naturalmente scatenato il panico, vista la presenza anche di tanti militanti di CasaPound che difendevano “i loro”. I passanti hanno cercato di ripararsi lontano dagli scontri. I carabinieri hanno messo in salvo una mamma col passeggino, così come una scolaresca di Como. Gli autonomi hanno poi distrutto i cestini dei rifiuti, le fioriere e i blocchi di pietra dell’area pedonale di via Spinuzza. La polizia ha risposto con i lacrimogeni, prima di partire alla carica con le camionette. Nella zona tutti i negozi sono stati chiusi a causa dell’accaduto. Alla Mondatori, però, nonostante tutto, la presentazione ha preso lo stesso il via, anche se la libreria è rimasta presidiata per tutta la notte dalle forze dell’ordine che hanno sequestrato tutte le telecamere della zona per individuare i responsabili della guerriglia.
Il bilancio degli scontri dell’altro ieri vede nove poliziotti lievemente contusi e un manifestante dei centri sociali con un sopracciglio spaccato da un colpo di manganello.
Giusy Chiello
Redattrice – giusy.chiello@ilmiogiornale.org
Foto: Francesco Candela