To Ukraine/ Za Ukrayinu : “La grande Follia- The great madness” di Bruno Guidotti
Presentiamo oggi una poesia di Bruno Guidotti che nulla lascia all’immaginazione e in questi giorni bui, più che mai, ci ricorda l’importanza di una parola magica: pace. Nella guerra che sta vivendo l’Ucraina, un paese pacifico, invaso da un uomo potente, smanioso di espansionismo ed incurante delle sofferenze immani che le sue decisioni producono, anche una poesia può ed è, senza alcun dubbio, una reazione di protesta importante. Oseremmo dire fondamentale. Perché parla, racconta, descrive e accompagna chi legge dall’altra parte: la parte del bambino indifeso e solo che tra le macerie cerca i propri genitori, la parte di una popolazione che lotta per la sua libertà, la parte dei più fragili, quella che scappa dalla guerra anelando la pace che non possiede più e, soprattutto, la parte di chi reclama la sua vita, una vita che fugge via colpita dalle bombe della follia umana. Ringraziamo Bruno per averci inviato questa poesia densa di significati profondi ed espressi in modo estremamente chiaro, perché ci consente di unirci a lui per urlare a grandi lettere, attraverso il nostro giornale:
NO ALLA GUERRA. UKRAINA LIBERA! NO TO WAR. FREE UKRAINE! NI VIL’ NIY UKRAYINS’ KIY VIYNI!
La grande follia– The great madness
Neri avvoltoi solcano il cielo veloci,
con urli di tuono.
Mostri d’acciaio percorrono strade
con cingoli e ruote e bocche di fuoco.
Un esodo umano si snoda su percorsi
scomposti, fra gelo, fra pioggia, fra neve,
fragori di bombe, e case distrutte.
Son tanti, son stanchi, son spogli di tutto.
Nelle strade sconvolte, c’è odore di morte,
la guerra ha divelto le porte, e rapito la pace.
Un bambino, dal visetto sofferto,
e dalle gote rigate di pianto, si aggira
confuso e sgomento fra calcinacci e ferri contorti.
Con flebile voce chiama la madre,
e con sguardo implorante, cerca suo padre,
ma v’è solo il silenzio, che impietoso risponde.
Nell’aria, di un giorno che muore,
lingue di fuochi, fumi asfissianti, e boati di bombe.
Black vultures fly across the sky fast, /with screams of thunder. /Monsters of steel travel the streets/ with tracks and wheels and mouths of fire. / A human exodus unfolds along paths broken up,/ amidst frost, amidst rain, amidst snow, thunder of bombs, and destroyed houses. /There are many, they are tired, they are deprived of everything. / In the troubled streets, there is the smell of death,/ the war has ripped open the doors, and kidnapped the peace. / A child, with a suffering face,/ and with her cheeks streaked with tears, /he wanders around confused and dismayed among rubble and twisted iron. /With a faint voice he calls his mother, and with a pleading look,/ he looks for his father,/ but there is only silence, which mercilessly responds./ In the air, of a dying day,/ tongues of fires, asphyxiating fumes, and the roar of bombs.
Bruno Guidotti è un poliedrico autore che rappresenta sempre la vita ed i problemi che questa presenta. Autore di poesie di notevole spessore relative alle varie esperienze umane: le fatiche, le speranze, i rimpianti, le frustrazioni, le scene di vita. Opere sempre velate di malinconica dolcezza, si fissano all’animo sensibile in maniera indelebile. In relazione ai suoi disegni e ai suoi dipinti, si evidenzia la vibrosità che conferisce dinamismo e notevole movimento alla composizione. Guidotti rifiuta qualsiasi collocamento ad eventuali movimenti stilistici. Alle sue opere dobbiamo avvicinarci liberi da ogni schema mentale, per poterne apprezzare appieno il suo talento.
Bruno ci lascia una sua intensa testimonianza in versi sul dramma che ci sta coinvolgendo, materializzando i versi in istantanee che ci permettono di vedere le sue sensazioni di fronte a situazioni che speravamo di non vedere più.
Bravo Bruno. Grazie.
Fine descrizione di un presente che ci auguriamo finisca presto e che non ritorni MAI PIÙ!!
Bella, delicata, efficace.
Bella questa poesia così presente in questi giorni Sperando che tutto finisca presto
Bella , Struggente e Realistica , Questa Bella Poesia Propostaci dal Grande Bruno , Questa Settimana . Non Nego Che , Nel Leggerla Mi Sono Venuti i Brividi , ed un Forte Magone in Gola . Bravo . Un Encomio al Poeta .
Molto bella questa poesia una reale testimonianza che attualmente stiamo vivendo.
Poesia di grande attualità e pure di valore eterno perché ricorda i corsi e i ricorsi storici. Sensibilità e sintesi descrivono il quadro completo dell’orrore della guerra.
Artista poliedrico a 360 °
Una testimonianza forte versi incisivi che ci raccontano in dovizia di particolari una guerra che ci ha colto all’improvviso un opera che è una vera e propria testimonianza di ciò che sta accadendo il mio sincero plauso per questa poesia che ci porta a riflessione
Un testo molto reale e intenso, un grido per tentare di risvegliare le coscienze sopite.
La guerra come sempre annulla la dignità umana
abbiamo ancora tanto da considerare per tentare di non andare ancora alla deriva.
Testo molto apprezzato.
Si riesce a vedere nel dipinto, si riesce a leggere tra le righe e toccare con il cuore l’orrore che stanno vivendo persone comuni mentre i potenti decidono dove tracciare una stupida linea di confine tra Europa e Russia…
Purtroppo, questa è la guerra più vicina a noi ma nel mondo sappiamo che ce ne sono molte altre di guerre attive… e come al solito la Guerra dei Pochi Ricchi la pagano sempre i tanti Poveri.
Bravo Bruno che con questo racconto riesci a Denunciare l’errore che Tutte le Guerre (passate, presenti e future) segnano permanentemente le povere persone e bambini che le vivono in prima persona.
Io sposterei l’attenzione sul disegno iniziale… Ancora più incidente sulle coscienze di tutti della poesia del Guidotti sulla guerra… Poliedrico artista… Complimenti
Eccezionale questa poesia del nostro caro poeta Bruno Guidotti dedicata alla guerra che si svolge in questi giorni. Nel descrivere le situazioni il Guidotti è un maestro e leggendo la poesia da al lettore la sensazione di essere uno spettatore delle azioni che vengono mirabilmente esposte. Certo è una poesia che commuove leggendo tutte le sofferenze alle quali il popolo invaso va incontro, la guerra è la negazione di ogni diritto perché i più penalizzati sono le persone deboli cioè i bambini e le donne. La descrizione del bambino che piangendo con una vocina chiama la madre e con lo sguardo cerca il papà è una cosa che lascia tutti sgomenti con una grande angoscia nel cuore. Complimenti vivissimi al nostro Bruno Guidotti che con questa poesia ci ha dato le descrizioni di certe scene che l’umanità francamente sperava di non vedere più.
Poesia realista, che ricalca quelli che sono gli orrori della guerra ponendo l’attenzione sulle vittime innocenti: i bambini, tanto cari al poeta. Non risate, non giochi, ma orrore. Tema dominante della composizione, che va altresì a sottolineare quanto i conflitti vadano ad usurare la psiche dell’uomo, partendo dalle importanti perdite cui sono costretti, in primis ed ancora una volta, i bambini.