Chiede i soldi per il suo lavoro ma riceve schiaffi e calci. E’ accaduto a una ragazza nigeriana in uno stabilimento balneare di Soverato

Riprendiamo una notizia battuta dall’AGI che fa a dir poco vomitare per un paese che si dovrebbe considerare civile. Una ragazza nigeriana, occupata in uno stabilimento balneare di Soverato, in Calabria, alla richiesta della paga che le spettava è stata aggredita e minacciata dal titolare. L’aggressione è stata ripresa dal cellulare della giovane ed il video che ne è scaturito è diventato immediatamente virale. Nel video la ragazza pronuncia la frase: “Dove sono i miei soldi?” Le viene risposto: “Non ti preoccupare, ci sono gli avvocati e adesso arrivano i Carabinieri, qui è casa mia”, poi seguono fasi concitate con la ragazza che viene colpita e presa a calci. Il sindacato della Filcams CGIL Calabria, si è immediatamente schierato con la giovane che ha subito questo orribile sopruso e ha organizzato un flash mob per questo pomeriggio a Soverato. Il sindacato, inoltre, sta cercando di contattare questa lavoratrice per chiederle il mandato a rappresentarla ed assisterla in tutte le sedi per ottenere ciò che le spetta. Come si può, ci chiediamo annichiliti, rispondere con le botte a ciò che è un diritto di una lavoratrice, cioè quello di essere pagata dopo aver svolto la mansione alla quale è preposta? Ma davvero si possono ignorare questi diritti nel 2022, disprezzando ogni regola e arrivare al punto di aggredire? Ci uniamo alla Filcams e inviamo alla ragazza la nostra piena solidarietà con l’augurio che i suoi diritti calpestati vengano riconosciuti al più presto.

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