Pizzeria costretta a mettere il costo di gas, affitto ed energia sullo scontrino
La vicenda avvenuta a Napoli ha sorpreso soprattutto il cliente, ma è diventata così virale da essere stata condivisa immediatamente soprattutto da attività di somministrazione di tutta Italia. Eugenio Filograna (Presidente Nazionale di Autonomi e Partite Iva): “Assisteremo a rimedi drastici simili per evitare la chiusura”
Il fatto è avvenuto a Napoli qualche giorno fa. Un cliente, dopo aver chiesto il conto in una ristorante-pizzeria, avendo consumato un pasto comprendente una pizza margherita (5 euro) ed una bottiglia di acqua minerale (2 euro), si è visto aggiungere l’energia elettrica (euro 1,20), la quota fitto (euro 1,50), oltre il servizio. Dopo aver chiesto spiegazioni al titolare Salvatore Antonio Grasso, titolare della Pizzeria Gorizia, si è visto rispondere che la sua apparente provocazione diventerà ben presto una necessità per rimanere aperti. Vista la somma aggiunta irrilevante, il cliente è stato solidale con Grasso ed ha pagato regolarmente quanto richiesto, lasciando anche la mancia in segno di solidarietà.
Sulla vicenda è intervenuto il sen. Eugenio Filograna (Presidente Nazionale dell’Associazione Autonomi e partite iva) che con un protocollo d’intesa ha recentemente ribadito che Autonomi e Partite Iva ha reputato primario abbandonare qualsiasi preconcetto politico decidendo di collaborare con qualsiasi partito che voglia aiutare la categoria per affrontare l’attuale scenario. A Grasso, Filograna ha inviato un messaggio di pieno sostegno per tutte le iniziative che serviranno a mettere in evidenza le problematiche delle partite iva e soprattutto ad evitare la chiusura delle attività.