Bambini protagonisti di un viaggio fantastico nella Preistoria al Centro di Documentazione Archeologica di Sant’Agata del Mugello
E’ incredibile quanto vivere un’esperienza pratica, immersa nella natura e ricca di stimoli, possa essere importante sia in ambito didattico, sia formativo per i ragazzi, oltre che a stabilire e rafforzare i legami tra loro magari aprendo anche nuovi orizzonti amicali con quei bambini che prima non si conoscevano. Apriamo con questa premessa il nostro servizio sull’uscita didattica svolta il 3 aprile dai 40 alunni della 3^A e della 3^B della scuola primaria Dante Alighieri di Borgo San Lorenzo, accompagnati dalle loro insegnanti al Centro di Documentazione Archeologica di Sant’Agata del Mugello. Ad accogliere le classi un sorridente ed entusiasta volontario del Centro, il signor Paolo Gucci, che dopo una breve chiacchierata con gli alunni li ha accompagnati, attraverso le sale del museo, in un fantastico viaggio nel tempo facendoli rimbalzare in un villaggio del Paleolitico. Qui i bambini hanno potuto visitare le capanne, ricche di utensili che mostravano i vari periodi storici per poi vivere da protagonisti un’avventura indimenticabile. Hanno costruito una tenda, con legacci e bastoni, nella quale un gruppo ha pranzato, macinato il grano con le pietre, costruito monili con i sassi dopo averli forati con un trapano a mano.
Dopo tanto lavoro il pranzo e un momento ricreativo, i bambini hanno ripulito l’ambiente e smontato la tenda siglando con una breve danza la fine di una giornata intensa, ricca di impegni, divertimento e inclusione perché tutti, nessuno escluso, hanno partecipato attivamente affinché questa giornata riuscisse al meglio.
Il Centro di documentazione archeologica fa parte del sistema museale di Sant’Agata. Il Museo, situato all’interno di alcune stanze vicino alla canonica della pieve di Sant’Agata, si affaccia sul chiostro. Il centro documenta la storia del Mugello dalla preistoria fino al Medioevo. I reperti sono stati ritrovati dal Gruppo Archeologico Scarperia (GAS). Il lavoro di ricerca è durato più di 20 anni. La prima sala ospita dei reperti che vanno dal Paleolitico (300.000 anni fa) fino all’età dei metalli (1000 a.C.). La seconda sala invece contiene reperti etruschi, romani, medievali e rinascimentali. E’ possibile visitare anche la ricostruzione di un villaggio composto da tre capanne appartenenti a periodo diversi:
- paleolitico, attribuita a dei cacciatori
- Età del Bronzo, attribuita a degli agricoltori e allevatori
- Età del ferro
Le capanne sono tutte arredate con gli utensili di quel periodo. Molto interessanti sono anche le selci paleolitiche lavorate, le ceramiche medievali e rinascimentali, la stele etrusca del VI sec. a. C.