Segni di Pace: Celebrando i Costruttori di Pace ad Assisi
Presso il Piccolo Teatro degli Instabili, si è tenuto l’evento “Segni di Pace”, un’iniziativa dedicata alla promozione di una cultura di pace e sostenuta dal Ministero delle Imprese e del “Made in Italy”. Capofila del comitato promotore – 24 associazioni espressione della società civile – è la Cattedra della Pace, istituzione educativa a servizio delle Nazioni Unite, nata per proporre nuovi linguaggi e forme comunicative della pace.
La giornata è stata aperta dall’esibizione del Coro della Cappella Musicale della Basilica Papale di
S. Francesco in Assisi. A fare gli onori di casa ci hanno pensato fra Marco Moroni, Custode del
Sacro Convento di Assisi, ed il sindaco Stefania Proietti.
“Nel corso della cerimonia – afferma Renato Ongania, alla guida del comitato promotore – sono stati insigniti del premio “Segni di Pace” coloro che si sono distinti per l’impegno nella promozione della pace: religiosi, insegnanti, letterati, poeti e scrittori, avvocati, imprenditori, ma
anche figure rappresentative del terzo settore impegnate nella salvaguardia dell’ambiente, nel volontariato sociale e anche nella cooperazione internazionale.” Nel comitato promotore realtà
nazionali ed internazionali, tra le quali Sacro Convento di Assisi, Associazione Europea Amici di San Rocco, Fondazione Fondo Forestale Italiano, Fondazione degli Amici di L. Ron Hubbard,
Laboratorio Sant’Anselmo e Istituto Internazionale Jacques Maritain.
Diverse diplomazie estere in Italia hanno fatto sentire la loro voce con messaggi e riflessioni sulla
Pace. A seguito del messaggio del Cardinale Michael Czerny a capo del Dicastero per il Servizio
dello Sviluppo Umano Integrale del Vaticano, il Console Generale del Senegal Mamadou Lamine
Diouf ha sottolineato che “l’evento di Assisi costituisce un momento significativo in cui condividere
esperienze positive e testimonianze di coloro che incarnano i valori di pace e solidarietà. La scelta
di Assisi come luogo per la cerimonia è particolarmente significativa, in quanto la città è da sempre
un simbolo di pace e dialogo interreligioso.”
Hanno poi fatto riflettere le parole del Console Gen. On. d’Islanda Olga Clausen: “Sono stata molto
fortunata ad essere nata e cresciuta in un Paese dove non ho mai visto dei soldati perché l’Islanda
non ha mai avuto un esercito. Perfino i nostri agenti di polizia tuttora non portano armi. Possiamo
vedere, se guardiamo alla storia del genere umano, che le infinite guerre combattute non ci ha
insegnato nulla, hanno lasciato solo miseria e disastro, tuttavia ancora molte persone pensano che
sia necessario fare la guerra. Sappiamo tutti che la pace è necessaria quanto l’aria che respiriamo
perché senza pace è difficile respirare.”
“Continuate a lavorare insieme per costruire un mondo di pace”, ha concluso l’incaricato delle
relazioni con il mondo diplomatico Vincenzo De Lucia, “un mondo in cui i “Segni di Pace” si
moltiplicano e si diffondono in ogni angolo del pianeta.”
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