Sardegna: i signori del vento, ovvero Ugo e l’eolico
Nello scorso mese di maggio arrivano le prime avvisaglie di bufera a proposito dell’eolico in Giunta regionale, con un blitz dei carabinieri nel palazzo della Presidenza. In 8 sotto accusa: tra questi il presidente Ugo Cappellacci, indagato per corruzione e abuso d’ufficio nell’inchiesta della Procura di Roma sul comitato d’affari che avrebbe determinato le scelte della Regione sull’eolico.
Cappellacci allora dichiarò: “Ho appreso dai giornali di essere indagato nell’ambito della nota vicenda riguardante gli investimenti nell’eolico. Aspetto tranquillo e fiducioso nel lavoro della Magistratura di conoscere i fatti e le circostanze oggetto di indagine. Sono certo che emergerà’ con tutta evidenza la correttezza, la trasparenza ed il rigore del lavoro della Giunta. Sin dai prossimi giorni trasferirò questa mia consapevolezza al Consiglio regionale”. Qualche giorno dopo il Governatore dichiarava: “Non ho mai pensato di dimettermi”. Cappellacci avrebbe parlato di ‘voci false’ e avrebbe ribadito di aver bloccato, assieme alla Giunta, le speculazioni. Non mancarono proteste da parte dell’opposizione, che chiedevano un intervento, in aula, immediato da parte del Presidente. Il capogruppo del Pdl Mario Diana replicò dicendo che era necessario non strumentalizzare l’argomento in vista delle elezioni provinciali previste per il 30 e 31 maggio. “L’azione di certa stampa – disse Diana, riferendosi alla notizia di iscrizione dell’assessore agli enti locali Asunis (Pdl) nel registro degli indagati – che in questi giorni sforna a cadenza quotidiana notizie del tutto destituite di qualsiasi fondamento, sta contribuendo a creare un clima non compatibile con la necessità di un confronto politico sereno e costruttivo. Per questi motivi, oltre che per non intralciare il lavoro della magistratura, la maggioranza ha ritenuto opportuno fissare il dibattito consiliare subito dopo le elezioni”.
Intanto ieri mattina si sono aperte le porte di Regina Coeli per il faccendiere sardo Flavio Carboni, che è stato arrestato a Roma dai carabinieri del nucleo investigativo e che è considerato l’uomo chiave della vicenda. Carboni è un personaggio già noto alle cronache perché implicato nelle indagini della morte di Roberto Calvi sotto il Blackfriars a Londra. Assolto da questa accusa, è tornato alla ribalta come colui che manovrava l’eolico congiungendo gli interessi dei signori del vento e la Regione Sardegna attraverso l’appoggio romano di Verdini, che lo avrebbe introdotto alla corte di Cappellacci. Le accuse a lui rivolte sono molto più pesanti rispetto a quelle iniziali che interessavano anche il Governatore. E proprio Cappellacci adesso si trova al centro di una questione molto più che spinosa, uno scandalo per il quale dovrà finalmente parlare. Dovrà spiegare molte cose e forse ascoltare il capogruppo del Pdl Mario Diana e Giacomo Sanna del Psd’Az che gli hanno intimato di dimettersi.
Veronica Atzei
(Foto www.villaurbana.net))
1 thought on “Sardegna: i signori del vento, ovvero Ugo e l’eolico”