L’angolo della poesia: “Ho aperto gli occhi” di Cettina Lascia Cirinnà
Volete dare un contributo alla nostra rubrica di poesia? Se avete composto dei versi, in particolare su tematiche sociali, mandatecele!
Le poesie, corredate da una breve biografia dell’autore, devono essere inviate a ilmiogiornale@infinito.it, in un file rtf, doc o pdf allegato al messaggio.
Ed ora veniamo all’opera di oggi, che abbiamo ricevuto da Cettina Lascia Cirinnà, l’autrice siciliana che vi abbiamo già presentato in occasione della pubblicazione della sua Monte dei pegni.
Ho aperto gli occhi, oltre ad essere bella, ha il grande pregio di insegnarci che, qualche volta, lasciarsi andare allo sconforto non è un male, ma anzi un bisogno. Capita, infatti, che per superare un dolore sia necessario prima “buttare fuori tutto”: dopo, diventa più facile risalire la china.
Ho aperto gli occhi
Finalmente ho aperto gli occhi
… Smuovendo le zolle del mio dolore,
in profondità nella terra nuda
ho trovato stille di sangue vivo
nei fori delle mie mani
dove i chiodi della croce
penetrano impavidi.
La soglia del dolore
argina la sofferenza in un punto …
la relega in un angolo
dove il pianto liberatorio
arriva sommessamente.
… bellissima sorpresa, grazie alla Redazione – un caro saluto da Cettina.
grazie a Lei per aver voluto condividere con noi questi versi!