La sanità e il pizzo
L’immagine che vedete qui a fianco ce l’ha inviata un nostro lettore, sdegnato di un atteggiamento che a suo parere è tipicamente “mafioso”.
“Mi trovavo ad aspettare il mio turno nella sala d’attesa di un noto medico bagherese –ci racconta G.- e non ho potuto fare a meno di notare come le segretarie, denominate infermiere usassero nei confronti dei pazienti un atteggiamento a dir poco arrogante. Oltre ai modi per niente ortodossi, i pazienti dovevano subire un vero e proprio sopruso, che io denominerei più adeguatamente pizzo. La gente, infatti, oltre a dover pagare il costo della visita privata era obbligata a versare 2 euro per la prestazione di queste donne insolenti. Ho voluto fotografare il momento per far capire che purtroppo nel nostro territorio la mafia è talmente inculcata che la gente neppure si accorge che questo è un atteggiamento tipico di Cosa Nostra”.
La riflessione di G., ci trova, purtroppo d’accordo con lui. La mafia oggi non è più quella che spara, che semina terrore e usa il tritolo, siamo di fronte ad atteggiamenti radicati, che, purtroppo diventano dei veri e propri modus vivendi. A tal proposito mi viene in mente un lavoro giornalistico che spiega bene come la mafia e la sanità, in quest’ultimo periodo siano diventati un unicum, in alcuni casi.
Ecco il video di “La Mafia è bianca”, un film documentario sui loschi traffici di mafia, politica e sanità.
http://www.youtube.com/watch?v=bpiyiMpa1r8
Giusy Chiello
Redattore Capo
giusy.chiello@ilmiogiornale.org
Elaborazione grafica: Elisa Martorana