Chiacchierata con Andrea Urpi per scoprire il suo “Coprì” … e non solo
Recentemente abbiamo incontrato Davide Costa, inventore del software Sardu, e oggi vogliamo proseguire questo mini-tour in quella che possiamo definire “l’Italia che funziona”.
Coetaneo, compaesano ed ex compagno di scuola di Davide, l’imprenditore Andrea Urpi ha inventato, collaudato e infine brevettato “Coprì, il salva fragranza”. Si tratta di una sorta di cuffia, lavabile e riutilizzabile, che può essere usata sia per conservare che per scaldare i cibi (www.copri.it). Lo scorso settembre, l’azienda di Andrea, FE.SA. srl, ha partecipato al Macef – Salone internazionale della casa di Milano in occasione del quale Coprì è stato definito il prodotto più innovativo della manifestazione.
Andrea, vuoi spiegare ai nostri lettori com’è nato Coprì e perché è così speciale?
Certo! Il nostro ultimo prodotto “Coprì il salva fragranza” nasce dalla irrefrenabile curiosità per le novità e sana deformazione professionale che accomuna me e i miei collaboratori. Coprì altro non è che un sostituto della solita pellicola per alimenti in rotolo. La vera particolarità di Coprì consiste nel suo possibile riutilizzo, praticità e uso sia nel frigorifero che nel forno microonde per riscaldare i cibi ….caratteristiche queste che lo rendono unico nel suo genere.
In Italia ormai si parla molto di tutela dell’ambiente, ma credi che questa nuova sensibilità stia già dando risultati concreti ed apprezzabili?
Io in prima persona nutro una grande passione e rispetto per la natura e l’ambiente in gener . Scelgo spesso per i miei viaggi delle mete che mi possano far ammirare le bellezze del nostro pianeta. Posso dire che, con stupore e dispiacere, noto che in Italia ci stiamo appena interessando di ambiente e alla sua reale tutela…. ci siamo fatti precedere da Paesi molto più arretrati del nostro forse per non danneggiare qualche lobby, ma il risultato è pessimo e questo non ci fa onore! Noi nel nostro piccolo possiamo dire che siamo molto soddisfatti di aver lanciato un prodotto che, essendo riutilizzabile, risulta essere, oltre che economico, rispettoso dell’ ambiente e quindi perfettamente in linea con queste tematiche. È in fase di analisi e studio la possibilità di lanciare il “Coprì Bio” che verrà realizzato con materiali naturali e quindi biodegradabili al 100% .
Per questo mese è previsto il lancio di un tuo nuovo prodotto: di cosa si tratta?
Si, non vogliamo che Coprì rimanga “figlio unico” e così da bravi “genitori” ci siamo adoperati per ingrandire la famiglia! Nei prossimi giorni verrà quindi presentato un nuovo articolo …. delle buste sottovuoto riutilizzabili per conservare i cibi nel freezer o frigo che, munite di una speciale valvola e uno zip, permetteranno mediante una pompetta manuale di creare il sottovuoto in casa risparmiando e con in più la possibilità di riutilizzo delle buste.
L’invenzione di Coprì ha aiutato la tua azienda a risollevarsi: oltre all’innovazione, pensi che anche i licenziamenti più facili possano essere davvero una soluzione per aiutare le imprese in crisi?
La mia azienda stava da diverso tempo subendo la situazione di disagio economico che sta interessando quasi tutte le imprese e avevamo quindi cominciato a licenziare. Tuttavia, malgrado agonizzanti, abbiamo sempre avuto la voglia e la convinzione di credere in una ripresa che sta cominciando proprio con Coprì, che ci sta rendendo visibili in mercati inaspettati prospettandoci un buon futuro. L’idea di poter interrompere un rapporto di lavoro con chiunque dei miei collaboratori mi ha sempre spaventato e rattristato. I licenziamenti sono sicuro non piacciano a nessun imprenditore che ha per sua natura come “mission” quella della crescita della propria azienda e del miglioramento in generale . Talvolta, però, anche in virtù della situazione economica in cui ci si trova e dell’ attuale enorme costo della forza lavoro, ci si trova costretti a ridimensionarsi per superare il momento di difficoltà e in questo contesto dico che i licenziamenti dovrebbero essere più facili per consentire la vita dell’azienda e salvaguardare comunque il lavoro degli altri collaboratori .
Perché, secondo te, la Sardegna non riesce a progredire economicamente?
Non penso di essere la persona adatta per criticare l’operato dei nostri rappresentanti politici perché faccio l’imprenditore e non il politico, ma la mia opinione è che siamo sicuramente vittime della nostra insularità che, però, viene aggravata dalla mancata applicazione di leggi chiare come quella, ad esempio, della continuità territoriale, che doveva interessare anche lo spostamento delle merci e rendere i nostri prodotti competitivi e quindi appetibili per il mercato …. in questo credo che ci sia anche una responsabilità politica.
Vivi tra Miami e Sanluri: una scelta o una necessità?
In primis sicuramente una necessità. La passione per i viaggi mi ha aiutato a superare un momento critico della mia vita che forse non avrei vinto stando qui a Sanluri dove vivono le mie due figlie, Federica e Sara. Poi dico anche una scelta che, vedendo le notevoli possibilità, sia lavorative che di qualità di vita che può riservare un sistema come quello americano, mi sento di consigliare a qualunque giovane che abbia delle ambizioni e voglia di riscatto. Il mio unico rammarico è quello di esserci approdato oltre i 40 anni!!!
Un’ultima domanda: tu che hai trovato un modo efficace di conservare i cibi, che “ricetta” proponi per “conservare” il potenziale culturale del nostro Paese e frenare la fuga dei cervelli?
Vivendo a Miami spesso mi accade di conoscere delle persone italiane che sono approdate negli USA molto prima di me, come da poco un noto medico che lì ha ottenuto grandi riconoscimenti per il suo lavoro. Dai loro discorsi capisco che la “ricetta” per evitare la definita “fuga di cervelli” sarebbe sicuramente quella di fare programmazione… in Italia non si fa o si fa male e ci si trova spesso adulti, insoddisfatti e costretti per poter svolgere il lavoro sperato e tanto atteso a doversi tristemente allontanare dal proprio Paese.