Perché leggere “Gialli in un minuto” di Fabrizio Canciani
Chi mi conosce lo sa: questa – molti di voi sicuramente la ricordano – era una delle frasi ricorrenti di Gioele Dix-Alberto Tomba ai tempi (bei tempi!) di Mai dire Gol!
Ebbene, chi mi conosce lo sa che amo l’umorismo e che, di conseguenza, ho un debole per le persone brillanti, soprattutto se si tratta di scrittori. Se poi all’umorismo si uniscono il dono – a me pressoché sconosciuto – della sintesi e un’atmosfera noir, il mix diventa ai miei occhi irresistibile.
Se anche voi amate questi ingredienti, allora non potete perdervi Gialli in un minuto di Fabrizio Canciani: vi chiederà poco del vostro prezioso tempo, lo potrete leggere ovunque (anche in autobus/pullman/metro/auto … se non guidate voi, sia chiaro), soddisferà la vostra passione per il brivido, gratificherà il vostro senso estetico (anche l’occhio vuole la sua parte), ma soprattutto vi farà ta-a-anto ridere.
Non immaginatelo, tuttavia, come un libricino da nulla: il suo valore letterario e in qualche modo formativo ce l’ha, eccome. Lo dimostra sicuramente la postfazione dell’autore. E forse pure la sinteticità – insolita per la sottoscritta – di questa recensione.