L’angolo della poesia: “Polvere” di Francesca Lippi
Cari amici, oggi ci appropriamo di questo spazio dedicato di norma ai nostri lettori-poeti per ospitare un’opera del nostro direttore, Francesca Lippi.
Molti di voi hanno già avuto modo di apprezzarla in questa meno consueta veste grazie all’intensa A Lorenzo, che tempo fa ospitammo in questa rubrica e che successivamente è divenuta pure un brano musicale, grazie alla collaborazione del compositore Gae Capitano.
Anche questi nuovi, meravigliosi versi a noi sembrano pronti per essere musicati. E a voi?
Polvere
Strati di polvere accatastati
Sul mio cuore stanco dai troppi rinvii
Come in un vecchio scaffale
Ammuffiti libri contabili
Giacciono.
Secchi d’acqua gelida
Sono le tue parole che cadono
Come mannaia
A tagliare in due il mattino.
Ho paura d’incontrarti
In questa aria
Che sa di destino umido
Di odori e pioggia e desiderio fragrante
Come il pane che
Vorrei mordere
E sbriciolare sulla via.
Estremo gesto di piacere infantile
Il mio.
Sferzanti ricordi
Scudisciano la mente
Senza troppo svelarsi
Pudichi e prudenti anch’essi
Nell’affondare le dita in ferite
Mai rimarginate
Che grondano ancora
Gemiti e sospiri e voglie represse.
Sono lo scempio di me stessa.
Lascio lo spiraglio della mia porta
Socchiuso
Qualora tu, visitatore temerario
Osassi ripresentarti
In questa farsa che è la nostra storia.
Si alza il sipario sul nuovo giorno
Scivola fuori dal bollitore
L’acqua del tè
E’ tardi per spegnere il gas.
Sabato prossimo riprenderemo a pubblicare le poesie dei nostri lettori: se siete interessati, inviateci i vostri versi a info@ilmiogiornale.org in un file .rtf o .pdf, corredati da una vostra breve autobiografia.
densa, scorrevole…una successione di immagini tra le quali ci si avventura in punta di piedi e le mani ritornano colme di condiviso tremore. un abbraccio