Sardegna: promozione della donazione di organi con la campagna “Io sarò donatore perché…” e lo spettacolo “Se tu vorrai…nel tango”
Io sarò donatore perchè…
…a completare la frase ci penseranno i cittadini che vorranno partecipare alla campagna di
sensibilizzazione che partirà il I° ottobre e durerà fino al 20. L’iniziativa è organizzata dal
Gruppo d’azione solidale Se tu vorrai…nel tango in collaborazione con gli operatori del
COCIM – Consorzio Operatori del Civico Mercato e del Centro Città-Centro Commerciale
Naturale e consiste nella compilazione di un foglio dedicato da imbucare poi nelle Scatole dei
perchè. I kit saranno disponibili in diversi esercizi commerciali e i cittadini potranno, in forma
anonima, sostituire i puntini di sospensione con un pensiero, una frase – anche poetica – o un
breve messaggio che racconti perché vorranno essere donatori.
Ancora oggi, sono migliaia le persone in angosciosa attesa di un trapianto e ognuno di noi
può scegliere di essere donatore. Molti ignorano che, prelevando organi e tessuti da un
donatore, sia possibile salvare la vita di altri esseri umani, o rendere migliore l’esistenza di
malati afflitti da gravi patologie. Le donazioni oggi sono in aumento, sia da persona
deceduta che da vivente, per merito dei progressi scientifici raggiunti e per la normativa
vigente e grazie all’impegno dei famigliari dei donatori, degli operatori sanitari e delle
associazioni di volontariato.
Spettacolo solidale d’arte, testimonianza ed essenza del tango
un’alchimia per la promozione della cultura sulla donazione e sui trapianti
Iglesias, domenica 21 ottobre, ore 20
ex cinema Santa Barbara
Ma la campagna io sarò donatore perchè non nasce sola: è un’iniziativa collaterale alla
performance teatrale ideata dal Gruppo di azione solidale di cui fanno parte le associazioni
Segnali da Sud/Ovest, Movimento Artistico Polidimensionale, Anton Stadler, Ciganos, Società
Operaia Industriale di Mutuo Soccorso, Associazione Sarda Trapianti – Vita Nuova “Alessandro
Ricchi”, Federazione Nazionale Liver Pool. Teatro, musica, poesia, pittura, canto e il tango a
legare i diversi linguaggi per dar forma a uno spettacolo d’arte solidale che vuol portare
l’attenzione del pubblico sulla cultura della donazione e dei trapianti: un’azione di
coscentizzazione che spinge lo spettatore a confrontarsi con “l’altro”. Come si comprende
dall’elenco dei soggetti coinvolti siamo davanti a persone e associazioni e professionalità tra
loro diverse che in nome di un progetto comune di solidarietà condivisa vestiranno anche
panni per loro inconsueti con l’obiettivo di dare il massimo del proprio potenziale nel “donare
in scena”. Tra questi c’è Lisa Murru, chiururgo urologo, che in scena veste i panni della
protagonista ma è anche testimone del mondo della donazione e dei trapianti e
appassionata di arte, cultura e del tango argentino. Altre associazioni coinvolte nel lavoro
sono AVENTI, AVIS, CSV Sardegna Solidale, Associazione Mineraria Sarda, Università della
Terza Età, Opera Diocesana – Centro Giovanile Santa Barbara, Associazione “Remo Branca”.
Sullo spettacolo
Innanzitutto, due parole sul perchè il tango sia stato preso come emblema della solidarietà. Il
tango è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2009 perchè, come si legge
nelle motivazioni della commissione, personifica la diversità culturale e il dialogo e
rappresenta l’essenza di una comunità. Nato agli inizi del Novecento nelle comunità di
immigrati, lungo le sponde del Rio de la Plata, il tango era dato dalla fusione di ritmi e
tradizioni musicali diverse, che in quel difficile contesto univa e allo stesso tempo riscattava
uomini e donne dalla loro vita di fatica e povertà.
Lo spettacolo ha alla base l’alchimia, che consiste nell’aver amalgamato diverse forme
espressive, scrupolosamente dosate, con il fine di permettere alla musica del tango di essere
l’ingrediente fondamentale del riscatto di una persona dei nostri giorni, che rappresenta
condizione di disagio e contraddizione che segna tutti noi, divisi fra la cruda superficialità
verso gli altri e la possibilità di arricchire l’esistenza con la donazione e la condivisione.
–
La storia
Con un cenno rievocativo, in chiave verista, alle condizioni di miseria di fine ‘800 e alla
conseguente migrazione di tanti sardi verso l’Argentina, ha inizio una progressiva scoperta
della musica e dell’essenza del tango, quale icona dell’unione fra condizioni di povertà e
speranza. Con un balzo temporale nella stessa trama narrativa si innesta la figura di una
donna contemporanea che, suo malgrado, al principio rappresenta lo stereotipo
dell’indifferenza verso il prossimo e verso la sua stessa intima esistenza. Il suo nome è
Khymeia e una voce fuori scena -l’Alchimista- l’accompagnerà in un percorso di
emancipazione dai propri limiti e le permetterà di trovare nell’essenza del tango una strada di
rigenerazione.
Autore: Giovanni Battista Pusceddu
Brani poetici e cura dei testi in versione esecutiva: Angelo Cherchi
Regia: Giovanni Battista Pusceddu, Angelo Cherchi, Nicoletta Pusceddu
Direzione di scena: Nicoletta Pusceddu
Interpreti in scena
Brani musicali: Fabio Furia e i Contramilonga (Marcello Melis al pianoforte, Simone Soro al violino,
Massimo Battarino al contrabasso)
Brani musicali voce e chitarra: Manuela Doris voce e Roberto Bernardini alla chitarra
Performance pittorica in scena: Stefano Cherchi
Performance attoriale sul palcoscenico e nello spazio milonga:
Lisa Murru (in scena nel triplice ruolo di Khymeia, la protagonista, testimone del mondo della
donazione e dei trapianti e appassionata di tango argentino)
Manuel Octavio Souto (il tanghuero argentino)
Nicoletta Pusceddu (la voce di Khymeia e di Susanna)
Angelo Cherchi (la voce fuori scena de l’Alchimista)
Giampiero Maccioni (il Testimone di una vita nuova possibile)
Saranno inoltre presenti in scena Gloria Uccheddu, Riccardo Montanaro, Giovanna Pilloni, Valeria
Santus, Gianmarco Pusceddu, Paola Placini, Efisio Deiola e oltre una trentina di partecipanti che
interpretano i migranti e gli avventori di una milonga.
Le Coreografie sono di Eloy Souto & Laura Elizondo
Con il patrocinio:
Regione autonoma della Sardegna
Provincia di Carbonia-Iglesias
Comune di Iglesias
Centro Regionale Trapianti
Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”
Coordinamento generale: Giovanni Battista Pusceddu, Giampiero Maccioni, Pierina Chessa
Immagine e comunicazione: Asobi&Tecne di Giovanni Battista Pusceddu
Ufficio stampa: inMedia comunicazione di Laura Sanna