Sabato a Lucca si presenta la ristampa dell’opera fondamentale di Arturo Paoli
Esce la ristampa dell’opera fondamentale di Paoli, a 43 anni dalla prima edizione
Nel “Dialogo della Liberazione” tutto il pensiero di Arturo Paoli
Sabato 27 ottobre il libro sarà presentato all’Auditorium Boccherini
Pace, giustizia, fraternità: tutte le declinazioni della parola “Liberazione”. C’è tutto questo nella ristampa del “Dialogo della Liberazione”, l’opera fondamentale che Arturo Paoli ha scritto nel 1969, e che oggi, a distanza di 43 anni, l’editore Nino Aragno ripropone al pubblico come classico del pensiero religioso contemporaneo. Il Fondo Documentazione Arturo Paoli (FAP) e la Fondazione Banca del Monte presentano a Lucca la nuova edizione del libro, sabato 27 ottobre alle 17,30 nell’Auditorium Boccherini (piazza del Suffragio).
L’iniziativa è stata presentata ieri mattina (martedì 23 ottobre) nella sede della Fondazione BML in una conferenza stampa a cui hanno preso parte Marco Marchi, delegato al progetto Fondo Documentazione Arturo Paoli per la Fondazione Banca del Monte di Lucca, e Silvia Pettiti, incaricata del Fondo Documentazione Arturo Paoli; insieme a loro anche Julio Saquero, argentino, testimone diretto dell’esperienza vissuta e raccontata da Paoli in questo libro.
Omaggio ai cento anni di Arturo Paoli, primo germe di quel movimento cristiano che darà vita alla Teologia della Liberazione, il libro costituisce un contributo ancora attuale per “liberare” la storia umana – religiosa, politica, sociale, economica – dai lacci che la stringono, a partire dal progetto di vita proposto da Gesù nel Vangelo. “È vero che il progetto della Chiesa, che mi sono sentito ripetere tante volte, è ‘fatti santo’, ma quello di Gesù è ben più universale e concreto: ‘portate nel mondo la pace, la giustizia, la fraternità’, che sono la sintesi dell’amore”, scrive Paoli nell’introduzione alla ristampa del Dialogo.
“Si tratta di un altro momento significativo per la vita del FAP e della città, un momento di riflessione su temi ancora oggi attuali e urgenti – ha detto Marchi –. La ristampa di questo libro rappresenta un contributo intellettuale che nel tempo ha mantenuto la propria freschezza e, con l’avvicinarsi del centenario di Fratel Arturo, si arricchisce di ulteriore significato”.
“Parlare oggi di ‘dialogo’ e ‘liberazione’ significa tracciare un percorso per far uscire l’uomo dall’alienazione e dalla solitudine di cui è vittima – ha detto Pettiti -. La profonda libertà intellettuale di Fratel Arturo emerge a pieno in questo libro, autentica summa della sua vita e del suo pensiero”. Sulla profonda integrazione tra esistenza e filosofia nel sacerdote lucchese si è soffermato anche Saquero che con lui ha vissuto l’importante esperienza argentina.
L’edizione originale dell’opera, che Paoli scrisse in Argentina tra i boscaioli della selva di Fortín Olmos nel 1969, fu pubblicata in quello stesso anno dalla casa editrice Morcelliana di Brescia: il libro ebbe sette edizioni e fu tradotto in quattro lingue (spagnolo, portoghese, inglese, francese). “Il libro si è rivelato denso, complesso e completo, frutto veramente alto dello sforzo compiuto per declinare in tutte le sue sfaccettature la parola ‘liberazione’ – scrive Sergio Soave nella prefazione –. È il primo libro che rechi nel titolo la parola cardine della nuova teologia: non potrebbe non essere scritto in America Latina, ma impostazione e contenuto rivelano una sensibilità particolare, studio dell’uomo ed esperienze di chiesa che rimandano all’Europa e alla storia personale dell’autore”.
La nuova edizione contiene, oltre la prefazione storica di Soave, due preziose testimonianze: quella, appunto, dell’uruguayano Julio Saquero, ex Piccolo Fratello che visse con Paoli in Argentina tra gli anni Sessanta e Settanta, e quella di Miguel Angel Sevilla, “Miquicho”, l’interlocutore di Arturo Paoli nel Dialogo.
Alla presentazione del volume, dopo i saluti del presidente della Fondazione Banca del Monte Alberto Del Carlo, insieme ad Arturo Paoli interverranno il professor Sergio Soave, storico, docente dell’Università di Torino e Julio Saquero. Sarà presente l’editore Nino Aragno.
Per non dimenticare Arturo Paoli che assieme a Caro Carretto ed altri “piccoli fratelli” di Charles de Foucauld ho incontrato e condiviso la sua esperienza religiosa nella piccola comunità di Bindua (Iglesias in Sardegna).
Nel 1957 rientra in Italia, ove a Bindua, in Sardegna, avvia una nuova Fraternità in solidarietà con i lavoratori della miniera di piombo e zinco di San Giovanni; il suo rientro in Italia, tuttavia, non viene ben visto dalle autorità vaticane, che temono una radicalizzazione della sua critica ai compromessi tra potere civile ed ecclesiastico.L’ultima volta che ho incontrato Arturo è stato ad Assisi per partecipare alla marcia di protesta contro i festeggiamenti Colombiani e la preghiera di perdono per le violenze effettuate dai cristiani contro le popolazioni indios dell’America Latina.
Grazie Arturo e auguri per il tuo centesimo compleanno, per la tua grande opera e i tuoi insegnamenti: a partire dalla GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica) con Carlo Carretto fino ai giorni nostri.
Giampiero Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”
Segretario Nazionale Federazione LIVER POOL
http://wwwassociazionesardatrapianti.blogspot.com/