Sentenza choc per le maestre di Pistoia

Una villetta di Altopascio e un appartamento di Bottegone (Pistoia): questi i luoghi dove Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce, le maestre dell’asilo degli orrori di Pistoia, “sconteranno” la loro pena (durante il periodo del processo), per aver maltrattato i bambini che frequentavano l’asilo nido privato, dove le due erano rispettivamente titolare ed insegnante.
Il gip del tribunale di Genova, Roberto Fucigna, infatti, ha concesso gli arresti domiciliari alle due donne, arrestate lo scorso 2 dicembre per i maltrattamenti ai bimbi che venivano loro affidati. Le due donne erano rinchiuse nel carcere femminile di Pontedecimo (Genova). Proprio davanti al gip Fucigna è cominciato il 20 maggio il processo con rito abbreviato alle due maestre, che hanno proposto un risarcimento di 23 mila euro (meno di 1000 euro a bambino, visto che le “vittime” sono 24) ai genitori dei bimbi maltrattati, che si sono costituiti parti civili.
I genitori dei bimbi maltrattati sono rimasti increduli e sconcertati davanti alla notizia del loro “rilascio” e non riescono a capire quali siano le motivazioni alla base della decisione presa dal gip.
Anna, che il 26 gennaio scorso avevamo intervistato perché suo figlio Michele aveva frequentato per poco tempo l’asilo Cip e Ciop di via Galvani a Pistoia, ha voluto rilasciare una dichiarazione sul fatto.
“Mi sento offesa e indignata da questa decisione. Qualsiasi sia stata la motivazione che ha portato le due donne a comportarsi in un modo così selvaggio con dei bambini così piccoli non può essere giustificata. A mio parere questi atti di violenza gratuita devono essere puniti. Concedere alla due donne gli arresti domiciliari ha significato una sorta di premio per quelle che venivano definite maestre, ma che non erano altro che aguzzine. Voglio avere ancora fiducia nella giustizia e spero che venga loro data una punizione esemplare per quello che è accaduto per anni nei locali dell’asilo degli orrori!”
Giusy Chiello

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