La protesta di Rinnovamento democratico per la revoca della pensione ai disabili

Riceviamo questa lettera e, solidali con la protesta, pubblichiamo:

 

OGGETTO:     Intollerabile provvedimento unilaterale dell’INPS

Gentilissimo direttore,

si è appreso con profonda costernazione che l’INPS con circolare del 28/12 n.149 nel fissare i limiti di reddito per beneficiare della pensione di invalidità, ha introdotto con atto unilaterale una misura gravissima che modifica i criteri stabiliti per legge per la concessione della pensione di invalidità.

Fino al 31 dicembre 2012 il reddito considerato si riferiva unicamente al reddito della persona disabile. Dal 2013 per la concessione della pensione di invalidità verrà considerato anche quello del coniuge. L’effetto di tale provvedimento è intollerabile, gravissimo. I criteri per la concessione della pensione in oggetto sono fissati per legge, vengono stabiliti dal Parlamento e non può essere consentito all’INPS di sostituirsi all’organo legislativo.

Siamo di fronte ad un atto di abuso di potere e di illegittimità da parte dell’INPS che va rigettato immediatamente.

Non possiamo tollerare che vengano colpiti redditi minimali di persone che vivono di sola pensione di invalidità che è appena di euro  275,87 al mese. Dal 1° gennaio 2013 il limite fissato per il riconoscimento del diritto alla pensione è di 16,127,30 comprendente il reddito personale del disabile cumulato con quello del coniuge.

Credo che sia superfluo ogni commento.

Il Movimento Disabili Rinnovamento Democratico  chiede a chi ha  il potere di farlo, alle forze politiche ai sindacati di intervenire con ogni mezzo consentito per impedire questo atto puramente amministrativo dell’Inps che non può sostituirsi  al Parlamento, né può cancellare  norme precise già fissate e in presenza di una sentenza della Corte di Cassazione peraltro non a sezioni unite.

Chiediamo altresì ai mezzi di informazione di diffondere questa notizia perché l’opinione pubblica non sia tenuta allo scuro di un atto di una gravità assoluta che letteralmente affama persone disabili con reddito irrisorio. E’ un atto che rende impossibile la vita di persone che non solo devono far fronte ai bisogni e agli atti di tutti come il pagamento del fitto della abitazione, delle bollette di luce e gas, fare la spesa. Queste persone devono anche far fronte anche ai costi derivanti dalla disabilità grave.

Noi adiremo le vie legali  accompagnando ogni atto con durissime manifestazioni di lotta.

I partiti ora sono in campagna elettorale. Vogliamo conoscere da loro cosa intendono fare per cancellare questo atto di profonda ingiustizia sociale e di inciviltà. Certi di trovare in Lei la sensibilità e l’attenzione che il caso richiede,

La ringraziamo e Le porgiamo distinti saluti.

 

 

Bari,   1/01/2013

IL COORDINATORE NAZIONALE

(Prof. Michele Lastilla)

 

1 thought on “La protesta di Rinnovamento democratico per la revoca della pensione ai disabili

  1. Ancora abusi da parte dell’Inps che si sostituisce allo stato,decretando modifiche illegittime a danno dei piu’ deboli,e cioe’ quelli che l’onorevole Di Pietro definisce saggiamente”POVERI CRISTI”.Pero’ l’ente continua a pagare pensioni a stranieri che non hanno mai versato un centesimo e’ approfittano delle leggi Italiane facendo usufruire anche i parenti over 65 con l’espediente della cittadinanza.Inoltre pensioni d’oro e beffa per i piu’ deboli.Circolare 35/2012 che tenta di spazzare le misere pensioni per chi ha raggiunto il diritto con la legge 1992 con 15 anni di assicurazione e contribuzione,contribuzione spesso versata di saccoccia propria per raggiungere il diritto con la legge regole e patto con lo stato!!!Vergogna.
    Un sentito:Grazie! all’onorevole Lucia Codurelli che con sensibilita’ a ottenuto in parlamento la promessa per la rettifica della detta circolare Inps ancora non espletata in nome della giustizia.

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