All’A.O. Mauriziano di Torino la diagnostica per immagini si rinnova
Una nuova Risonanza Magnetica di ultima generazione che garantisce un’attività sul modello pubblico-privato, varato sin dal 1997
di Ernesto Bodini
(giornalista scientifico)
È di recentissima acquisizione la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) dell’Alliance Medical, un Gruppo nato in Inghilterra nel 1989 a sostegno dell’outsourcing nell’imaging medicale. Installata e operativa da circa un mese l’apparecchiatura, una Rmn Philips Ingenia 1,5 Tesla, è innovativa e completamente digitale (la prima in Piemonte, e solo altre 6 in Italia); impegna 4 medici radiologi, 3 Tsrm di risonanza magnetica e 4 impiegate amministrative. «Nell’acquisire il progetto – ha spiegato il dottor Stefano Cirillo, direttore del Servizio di Radiologia, nel corso della conferenza di presentazione – si è cercato di garantire maggior spazio alla luminosità e ariosità dei locali, favorendo la postazione logistica di segreteria, sala d’attesa dei pazienti e sala di refertazione. È infatti importante il rapporto tra segreteria e sala d’attesa in quanto nei Servizi di Rmn molto spesso il paziente (proprio perché in attesa) si sente un po’ isolato dal resto del personale medico, infermieristico e amministrativo; oltre al fatto che ci sono delle zone dove può entrare solo il paziente che deve essere sottoposto ad esame radiodiagnostico».
Notevoli le caratteristiche dell’apparecchiatura che consistono essenzialmente nell’utilizzo di bobine a due canali (determinanti per trasmettere e ricevere il segnale delle immagini) con una digitalizzazione diretta del segnale già a livello della bobina, al fine di ottenere l’immagine con una soluzione di contrasto superiore alle apparecchiature precedenti. Inoltre, consente una discreta riduzione dei tempi di esecuzione dell’esame: una cardiorisonanza può durare al massimo 25-30 minuti rispetto ai 40-45 precedenti. Altro vantaggio rende possibile, ad esempio, l’esecuzione di una risonanza della prostata senza le bobine endocavitarie ed endorettali con un sensibile “conforto” per il paziente. La nuova Rmn ha un gantry più ampio (70 centimentri) tale da favorire un minor senso di claustrofobia, e il campo di acquisizione è più ampio (55 centimetri) dando la possibilità di eseguire esami Rm-Whole body con copertura dell’intero corpo.
Dal punto di vista organizzativo il servizio Rm sarà aperto 6 giorni alla settimana, sabato compreso; tre giorni alla settimana (lunedì, mercoledì, venerdì) saranno gestiti direttamente dai medici della S.c. di Radiologia; le prestazioni saranno organizzate e prenotate per distretti specialistici in modo da ottimizzare il servizio in base alle specifiche competenze dei medici radiologi; il servizio (compresa la segreteria) sarà aperto dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì ed il sabato dalle 8.00 alle 16.00. Nell’accordo tra l’ospedale e l’azienda leader europea che si è aggiudicata l’appalto (sino al 2018), è anche previsto il lavoro domenicale senza un aumento dei costi per l’ospedale nel caso di una interruzione forzata della apparecchiatura annullando qualche esame durante la settimana, o se le liste di attesa aumentassero oltre un limite che l’ospedale dovrà fissare. Vengono garantite prestazioni diagnostiche in ambito internistico, di neuroradiologia osteoarticolare e di cardiorisonanza internistica. Per quanto riguarda le prestazioni per il 2013 sono previsti 11.000 esami, e il costo a regime sarà pari a 1.516.326, 96 euro (costo medio circa 137,84 euro per esame); e rientra nelle riduzioni previste dalla “spending review” (meno del 3% annuo); meno valore della tariffa regionale per esame non eseguito (circa 180,00 ad esame).