Cronache da Torino: quando l’informazione non è solo didattica…

alessandro comandone seduto con indosso il camice

Oncologia e Volontariato nel vasto programma dell’Università Popolare di Torino

di Redazione

Sono sempre più numerosi gli iscritti (4.400) ai 105 Corsi seguiti da 89 Docenti esperti nelle più svariate Discipline umanistiche, scientifiche ed artistiche in programma ogni anno accademico, organizzati dalla Fondazione Università Popolare – onlus (www.unipoptorino.it) del capoluogo subalpino fondata nel ‘900, presieduta dal dottor Eugenio Boccardo, coadiuvato dal coordinatore didattico dottor Enrico Maria Panattoni. Tra questi mercoledì 8 maggio molti allievi hanno affollato l’aula per seguire il Corso di Psicologia Clinica ed Oncologica (diretto dallo psicologo e psicoterapeuta Mirko Labella), in particolare sui temi della comunicazione medico-paziente e il ruolo del volontariato in Oncologia. Per il primo argomento è intervenuto Alessandro Comandone, primario di Oncologia Clinica al Presidio sanitario Gradenigo di Torino e presidente del Gruppo Italiano Tumori Rari e Gruppo Piemontese Sarcomi-onlus (GITR-GPS – www.gruppostr.org). Nel condividere la sua esperienza di medico oncologo Comandone ha spiegato che parlare di cancro senza paura si può. «Nel tempo – ha ricordato – c’è stato un incremento delle guarigioni ed un ruolo molto importante è costituito da una prevenzione davvero efficace». Si è inoltre soffermato sugli aspetti più “drammatici” che il malato, i familiari e gli operatori si trovano ad affrontare, come ad esempio, la comunicazione della diagnosi.

Le conclusioni del clinico sono state chiare: «Nessuna notizia deve essere nascosta al malato, ma deve essere comunicata con amore, umiltà e continua vicinanza. Il malato deve essere accompagnato oltre la terapia medica, ossia anche nelle sue reazioni psicologiche soprattutto quando le terapie diventano palliative. L’ascolto quindi al primo posto, e non solo nelle fasi terminali: un medico che si conosce e che è in grado di comprendere gli stati emozionali del malato, costruisce una relazione di fiducia, in quanto la stessa è il primo atto terapeutico senza la quale non esiste terapia…». È quindi seguito l’intervento del giornalista scientifico Ernesto Bodini (membro e addetto stampa dell’Associazione GITR-GPS – onlus e redattore di questo giornale), sostenendo l’importanza dell’Associazione sia sul piano scientifico che umano per quei malati che si trovano ad affrontare una problematica oncologica, ancor più se la patologia è rara e proprio per la maggiori difficoltà di cura. Informazioni e messaggi che i relatori hanno trasmesso ad una platea particolarmente attenta, tanto da suscitare in alcuni presenti il desiderio di avvicinarsi al volontariato della Associazione dei tumori rari.

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