Senza stipendio da mesi, i precari della scuola si preparano all’ingiunzione
Senza stipendio, da mesi. I supplenti, gli ATA, insomma i precari della scuola di ogni ordine e grado non riscuotono. Però lavorano, eccome! Oggi, dopo tanti discorsi e rimbalzi di palla tra ministeri, istituti scolastici si è arrivati alla decisione che chi vuole può fare azione legale e comunicare dalla casella “istruzione”i documenti necessari ai fini dell’ingiunzione, con la volontà di farsi assistere gratuitamente dall’avvocato che si è reso disponibile.
Di seguito l’elenco delle cose da preparare ai fini dell’ingiunzione:
“1) copia documento di riconoscimento;
2) modello privacy (sarà spedito via mail agli interessati)
3) Mandato alle liti (sarà spedito via email agli interessati)
4) dichiarazione reddituale (su modello che sarà spedito via mail agli interessati)
5) copia contratto di lavoro;
6) breve relazione sulla propria situazione di lavoro indicando eventuali retribuzioni già ricevute;
7) copia eventuali cedolini di stipendio
8) copia diffida eventualmente inviata
9) eventuale copia documentazione personale utile alla definizione del caso.
La documentazione potrà essere inviata ESCLUSIVAMENTE per posta presso lo studio legale
Si chiede che la compilazione dei modelli, che saranno inviati via mail, avvenga in modo chiaro e leggibile con particolare riferimento all’indirizzo mail.
Le comunicazioni verranno inviate essenzialmente tramite posta elettronica.”
Una mail a “stipendi-e-interessi@libero.it” dalla propria casella istruzione per il contatto con l’avvocato.
I supplenti rimasti senza uno o più stipendi del 2013 o senza tredicesima, che vogliano usufruire di assistenza legale gratuita per il recupero di arretrati e interessi, possono spedire una mail dalla propria casella “istruzione” all’indirizzo: stipendi-e-interessi@libero.it e riceveranno i recapiti, le istruzioni e la modulistica dell’avvocato (espertissimo in controversie con Miur e Mef).