L’angolo della poesia: “Virgulto” di Lia Manzi
Il nostro invito ai poeti italiani è stato subito accolto da Lia Manzi, che ci ha inviato alcuni suoi versi.
Lia Manzi è una poetessa napoletana, Diplomata all’Accademica in Scienze Religiose e laureanda in Filosofia e Comunicazione. Ha pubblicato le sillogi: “Angela Starage”,“Come un granello di sabbia” e “Poesia online”. Sue poesie sono state pubblicate dalla “Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa” e “Mediterraneo”di Atene .
“Virgulto“, è il brano poetico che Lia ha voluto farci conoscere. Si tratta di una poesia essenziale ma carica di sentimenti. Il tema è quello della morte, trattato in modo elegante e sommesso. La paura è umana ed anche l’atto del pregare, che non nasconde il timore del distacco materiale dalla persona cara.
VIRGULTO
Acerba è la paura del distacco,
matura la nostalgia dei ricordi.
Sugli intrecci celati si aprono le ali del vento.
Dai cespugli sbocciano germogli come piccole ferite.
Mani intrecciate si sfiorano dal tacito timore di un addio.
Giusy Chiello
Ho letto la tua poesia, cara Lia, che con pochi versi dimostri la sofferenza per una perdita,
“sugli intrecci celati si aprono le ali del vento…” trovo una frase che coinvolge nella tua sensibilità. Complimenti.
Grazia Finocchiaro
Ti ringrazio Grazia, volevo precisare che non si tratta comunque di una morte fisica ma della paura di perdere un amore tanto importante.Infatti l’espressione “le ali del vento” rafforza la libertà del soffiare del vento stesso che si apre su intrecci celati, nascosti dalla paura di un addio.
ciao
Lia Manzi