Per il Giorno della Memoria 2015 a Firenze in scena “Stones”
TEATRO DI RIFREDI
in occasione del Giorno della Memoria 2015
sabato 24 e domenica 25 gennaio
International Visual Theatre
ORTO-DA THEATRE GROUP (Israele)
STONES
da un’idea di Yinon Tzafrir; drammaturgia Yifat Zandani Tzafrir
regia di Yinon Tzafrir, Daniel Zafrani
con Avi Gibson Bar-El, Motty Sabag, Hila Spector, Nimrod Ronen, Michael Marks, Yinon Tzafrir
scene Miki Ben Knaan; costumi e accessori di scena Tova Berman
musiche Daniel Zafrani, Yinon Tzafrir; disegno luci Ury Morag
consulenza artistica Avi Gibson Bar-El
in collaborazione con
Comunità Ebraica di Firenze
UCEI Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
DEC Dipartimento Educazione e Cultura UCEI
Scoperto da Pupi e Fresedde ad Avignone nel 2009, per la prima volta in Italia a Rifredi nel 2010, dove è stato uno degli spettacoli più acclamati della Rassegna International Visual Theatre per la sua originalità e il forte impatto visivo, Stones torna quest’anno a Firenze in occasione del Giorno della Memoria 2015 e in concomitanza con la prestigiosa ospitalità al Piccolo Teatro di Milano.
La premessa: durante la seconda guerra mondiale, mentre le forze naziste invadevano l’Europa, Adolph Hitler inviò in Svezia una squadra speciale allo scopo di localizzare e recuperare delle pietre in granito per costruire un monumento che celebrasse il trionfo del Terzo Reich. Alla fine della guerra e dopo la sconfitta nazista, i blocchi di granito furono abbandonati. Nel 1946, lo scultore ebreo Nathan Rapoport fu incaricato di creare un’opera in onore dei ribelli del Ghetto di Varsavia. Per realizzare la scultura, si mise alla ricerca dei pezzi di granito più adatti. Li trovò infine in Svezia, gli stessi blocchi abbandonati dai nazisti… lo stavano aspettando…. Le pietre destinate a glorificare il Terzo Reich commemorano adesso il terribile Olocausto degli ebrei in Europa all’ingresso del Ghetto di Varsavia.
Per il loro pluripremiato spettacolo Stones (Avanim in ebraico) gli Orto-Da si sono ispirati a questo monumento le cui figure, all’inizio immobili, si animano gradualmente e prendono vita attraverso i corpi/statue dei sei attori mimi ricoperti d’argilla da capo a piedi. Proiettati nel 21° secolo, i personaggi intraprendono un viaggio intimo e poetico nelle coscienze, nelle menti e nelle memorie, nel presente e nella storia.
Uno spettacolo umano, sorprendente, toccante, dolce e amaro, carico di immagini forti, dove il riso corteggia l’emozione e il presente amoreggia con il passato; dove gli orrendi simboli dell’Olocausto possono dar vita ad uno splendido balletto notturno con le fluorescenti stelle di David che si incrociano nell’aria prima di solidificarsi sul petto dei protagonisti. Uno spettacolo rigoroso, colorato, a volte sconcertante, fatto per divertire e incantare un pubblico di tutte le età.
L’Orto-Da Theatre Group è nato nel 1996 da sei mimi attori specializzati nel teatro di strada e alla ricerca di un nuovo linguaggio espressivo nell’ambito del teatro visivo. Un linguaggio che mantenesse le radici culturali del teatro di tradizione (Orto come radice di Ortodosso) e che nello stesso tempo esplorasse nuovi territori dell’arte teatrale (Da come Dada). Inoltre in ebraico la parola si può scomporre anche in Or che significa Luce e Toda che vuol dire Grazie.
Al termine della recita di domenica 25, alle ore 18:30, si terrà un incontro con la Compagnia dal titolo “Portare in scena la Shoah, fra Israele ed Europa” a cura di Laura Forti.
Laura Forti è un’autrice teatrale che ha lavorato molto all’estero, in Francia e in Germania, e per molti anni come drammaturga al Teatro Due di Parma. Alterna all’attività di autrice quella di traduttrice per importanti case editrici, di studiosa del teatro contemporaneo, di docente presso scuole di teatro e università italiane ed europee e di giornalista alla Radio Svizzera Italiana.
Stones 24 e 25 gennaio
(sabato ore 21-domenica ore 16:30)
Per info: 055/4220361 – www.toscanateatro.it
Biglietti: intero € 14-ridotto € 12
Teatro di Rifredi Via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze
Ufficio Stampa Cristina Banchetti