Il Teatro dei Perché torna a Lucca con Aprea, De Ruggieri e D’Ausilio

Valerio Aprea durante uno spettacolo

Ridere e pensare insieme: 3 proposte a cura di Cristina Puccinelli

Il Teatro dei Perché torna con autori, attori e comici di Boris e Zelig

In scena a Lucca Valerio Aprea, Carlo De Ruggieri e Antonio D’Ausilio

La rassegna è organizzata dalla Fondazione BML nell’auditorium, con 3 serate a ingresso libero, all’interno del Festival del Volontariato del Cnv

Valerio Aprea durante uno spettacoloAutori, attori e comici di Boris e Zelig, e interpreti dei nostri cinema, tv e Paese più attuali: torna con le sue domande il “Teatro dei perché”, organizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca all’interno del programma del Festival del Volontariato del CNV (Centro Nazionale del Volontariato), in collaborazione con il Teatro del Giglio e la sponsorizzazione tecnica dell’Hotel Universo.

Valerio Aprea (autore di Boris, “la fuori serie italiana”prodotta da Wilder per Fox International Channels Italy e andata in onda su Fox e Cielo), Carlo De Ruggieri (Lorenzo di “Boris” e con Serena Dandini in “The show must go off”) e Antonio D’Ausilio (Silvia dell’Ottavo Nano di Serena Dandini e interprete di “Bar Sport” e “Volare, la vera storia di Domenico Modugno”) sono i protagonisti di questa terza edizione della rassegna ideata da Anna Benedetto, la cui direzione artistica è dell’attrice e regista Cristina Puccinelli.

Tre gli spettacoli ad ingresso gratuito che si terranno alle 21 nei giorni 16, 17 e 19 aprile nell’auditorium della Fondazione (piazza San Martino, 7, Lucca), durante il Festival che farà della città la capitale del volontariato italiano.

“Gli spettacoli che ho scelto – spiega Cristina Puccinelli, che per la Fondazione è anche tra gli ideatori e curatori del progetto ‘Lucca Effetto Cinema’ – li ho visti molte volte. E non vedo l’ora di rivederli. Li ho scelti proprio per questo: sono sicura che vi piaceranno perché sono divertenti, interessanti, originali, veri e descrivono l’Italia e il nostro modo di essere con acuta e profonda ironia. Gli attori, poi, sono tre veri talenti. Considero una vera occasione il vederli, e poterli conoscere praticamente di persona, avendo la fortuna di utilizzare uno spazio che avvicina molto pubblico e attori”.

 

Ecco il programma 2015.

 

Giovedì 16 aprile alle 21 nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), apre il Teatro dei Perché 2015 “Gola e altri pezzi brevi”, di Mattia Torre, con Valerio Aprea accompagnato dal chitarrista Matteo Landucci.

Valerio Aprea e Mattia Torre lavorano insieme da diversi anni. A partire dal primo monologo ‘In mezzo al mare’ del 2003, passando per l’esperienza televisiva di ‘Buttafuori’ (Rai3, 2006) e ‘Parla con me’ (Rai3 2007), a quella delle tre stagioni di ‘Boris’ (2007-2010) confluite poi nel film omonimo (2011). In teatro, sono tornati, insieme a Valerio Mastandrea, con ‘Qui e ora’ in tourné nel biennio 2013/14. Valerio Aprea è conosciuto per vari ruoli brillanti: molti lo ricorderanno nel film “Smetto quando voglio” di Sidney Sibillia.

“In mezzo al mare” è il primo monologo scritto nel 2003 da Mattia Torre, e interpretato da Valerio Aprea. Nel 2012 è stato inserito in un omonimo libro che raccoglie i principali monologhi che Torre ha scritto di lì in seguito. Tre di questi, ‘Colpa di un altro’, ‘Yes i can’ e ‘Gola’, vengono proposti dallo stesso Aprea in un assolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Venerdì 17 aprile, sempre alle 21 nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), va in scena “Stare Meglio Oggi”, scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico, con Carlo De Ruggieri. Una produzione Marche Teatro-Inteatro.

Giacomo Ciarrapico, autore e regista per il teatro e il cinema, si diploma come attore al Centro Sperimentale di Roma. Debutta come autore e regista nel 1994 con le commedie teatrali “Io non c’entro”, “Tutto a Posto”, “Piccole Anime”, “L’Ufficio”, scritte insieme a Mattia Torre; nel 1998 scrive e dirige il film “Piccole Anime”. Nel 2001, con il cortometraggio “Dentro e fuori”, vince il Sacher Festival di Nanni Moretti, nel 2003 dirige il suo secondo film, “Eccomi Qua”. Con Torre e Vendruscolo è autore e regista delle serie televisiva “Buttafuori” e delle tre stagioni di “Boris”. Con gli stessi autori scrive e dirige “Boris – il film” e “Ogni maledetto Natale”, uscito a novembre.

Carlo De Ruggieri debutta nel cinema con i Fratelli Taviani ne “Il Sole anche di notte” e nel successivo “Fiorile”; lavora con Silvio Soldini in “Agata e la tempesta” e con Ettore Scola in “Che strano chiamarsi Federico”. In teatro partecipa, fra gli altri, agli spettacoli “Tutto a Posto” e “L’Ufficio” di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, “Blues” di Tennessee Williams, regia di Pierpaolo Sepe. È attualmente in scena con “Il Giuoco delle parti”, regia Roberto Valerio con Umberto Orsini e con lo spettacolo “456” di M. Torre, di cui interpreta anche il sequel tv in onda nel programma di Serena Dandini “The show must go off”. Dal 2007 al 2010 è fra gli interpreti, nel ruolo di “Lorenzo”, delle serie tv Boris e di Boris-Il film di Ciarrapico, Torre, Vendruscolo.

“Stare meglio oggi” nasce da un parallelismo. Molte volte ci ritroviamo a lamentarci del nostro Paese, dei governi, del modo italiano di affrontare le cose. Allo stesso modo ci capita di lamentarci di come siamo fatti e del nostro modo di comportarci, e cerchiamo di immaginare come vorremmo essere. Da questo paradossale confronto, prende forma un testo surreale in cui il proprio ‘Io’ altro non è che un’intera nazione con tutti i suoi cittadini, con le sue istituzioni e con un suo Governo. Che prima o poi andrà in crisi.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Domenica 19 aprile alle 21 sempre nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), a chiusura della rassegna e del Festival del Volontariato, arriva Antonio D’Ausilio con “Siamo in o fuori casa?”.

Antonio D’Ausilio diventa presto famoso con la sua interpretazione di Silvia (una studentessa napoletana ricca e viziata) a fianco di Serena Dandini. Partecipa poi a “Quelli che il Calcio”, “Bulldozer”, “Buona la Prima”. In coppia con Michele Caputo lo abbiamo visto a: “Ottavo Nano”, “Zelig Off”, “Zelig Circus” e “Zelig Arcimboldi”. Nel 2010 torna da solo a “Zelig Off” con quattro divertentissimi monologhi di satira sociale. Nel 2012 partecipa ad alcune puntate di “Zelig” in onda in prima serata su Canale 5 e presentato da Claudio Bisio e Paola Cortellesi. In televisione ha interpretato il ruolo di Carabiniere a fianco di Gerry Scotti in “Finalmente natale”, fiction tv diretta da Rossella Izzo. Nel 2011 debutta a teatro con “Fuori Casa”, il suo nuovo spettacolo teatrale (Teatro Franco Parenti di Milano, Teatro dei Satiri di Roma e altri teatri italiani). Si avvicina al grande schermo fin dal 1998 recitando in “Senza movente”, film drammatico con la regia di Luciano Odorisio. Nel 2011 è nel cast del film di Massimo Martelli, “Bar Sport”, con Claudio Bisio, interpretando uno dei fratelli Di Bella. Nel 2012 è sul set a fianco di Beppe Fiorello nella fiction “Volare, la vera storia di Domenico Modugno” diretta da Riccardo Milani, con interpreti Beppe Fiorello (Domenico Modugno) e Kasia Smutniak (Franca Gandolfi).

Per questa speciale occasione lucchese, Antonio D’Ausilio ha deciso di sperimentare e improvvisare un po’, mischiando i temi a lui cari. Partendo dal presupposto che Nord e Sud non sono luoghi geografici ma categorie mentali, Antonio D’Ausilio prova a unire la poesia con la comicità, con la poesia dialettale del Nord e del Sud, perché l’emozione e la risata, il “riso” e il “pianto”, in fondo sono due facce della stessa medaglia. Attingendo alla cultura popolare, si prova a percorrere tutto lo stivale passando da Pasolini per arrivare a Libero Bovio, e si scopre che a ben vedere il dialetto, quando non è usato come strumento divisorio, è una risorsa: il dialetto rivela la vera essenza dell’essere italiani, cioè di essere un popolo che nello stesso tempo è cosi simile eppure cosi diverso.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Info su www.fondazionebmlucca.it. Coordinate social #FdV2015 #fbml @FondazioneBML #tdp2015.

 

Nella foto, Valerio Aprea

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