Soddisfazione per la Sardegna ai Giochi nazionali Aned
L’edizione 2016 dei Giochi nazionali Aned, svoltasi a Pineto degli Abruzzi, ha visto una splendida vittoria del ciclista di Gonnosfanadiga Walter Uccheddu (Asnet Sardegna), neo trapiantato di rene, che, sulla gara a cronometro, ha lasciato il secondo posto, con un distacco di 11 secondi, a un altro sardo: Stefano Caredda (Prometeo sport) di Settimo San Pietro, trapiantato di fegato.
Importanti anche le presenze del cagliaritano Gianni Fadda (Prometeo sport), trapiantato di fegato, e dell’unica donna della “pattuglia” sarda, Daniela Medda (Prometeo sport) di Nureci, trapiantata di cuore.
Per Walter Uccheddu questa di Pineto è la prima vittoria nella categoria dei trapiantati, in quanto la “Freccia di Gonnos”, come lo chiamavano quando era nel giro della Nazionale giovanile di ciclocross, correva in precedenza con i dializzati. Ora, dopo la “fortuna” del trapianto, si sente sicuramente libero e più forte, come hanno dimostrato i risultati ottenuti.
Gli abbiamo chiesto cosa è cambiato con il trapianto e così ci ha risposto: “Tutto è cambiato, sto vivendo un’altra vita: anche le cose più semplici per voi, come bere quando si ha sete, prima mi erano proibite, ora non più. Sono rinato e dedico la mia vittoria al mio donatore e alla mia famiglia”. Walter, infatti, subito dopo il trapianto è anche diventato padre di una splendida bambina, che ora ha tre mesi.
Stefano Caredda – appena tornato dalla 9 Colli di 200 km di Cesenatico, più volte campione italiano e vincitore di altre importanti medaglie ai campionati europei e mondiali per i trapiantati – ha voluto evidenziare che già la sola presenza di quattro atleti sardi ai Campionati dei trapiantati è una vittoria per tutti. Per questo ha ringraziato tutte le famiglie dei donatori e tutti gli operatori sanitari impegnati nel circuito della donazione e del trapianto.
Grande soddisfazione anche per Gianni Fadda e Daniela Medda, per la prima volta in gara tra i trapiantati con buoni risultati tecnici. Hanno sicuramente pagato lo scotto del noviziato, ma da loro sono arrivate solo parole di entusiasmo per la partecipazione alla kermesse multidisciplinare dell’Aned Sport. Ricordiamo che questi campionati nazionali si disputano una volta all’anno e radunano oltre 300 atleti tra trapiantati e dializzati, incrociando tante storie diverse di uomini e donne che in comune hanno l’esperienza della malattia e, per tanti, anche la fortuna di aver ricevuto il trapianto di un organo.
Il Presidente della Prometeo Aitf Onlus, Pino Argiolas, ha chiesto al presidente nazionale dell’Aned Giuseppe Vanacore che nel 2018 i campionati si tengano per la prima volta in Sardegna, a Cagliari o in un’altra città che abbia un centro dialisi efficiente e impianti sportivi disponibili per le varie discipline. La risposta di Vanacore, che conosce molto bene la Sardegna, è stata possibilista. L’unico problema che ha ravvisato è lo stesso che tutti ci poniamo quando si organizza qualcosa nell’Isola: le difficoltà nei trasporti. Non possiamo che condividere questa preoccupazione, ma ci auguriamo che, nel frattempo, la situazione migliori e che organizzare una manifestazione in Sardegna non sia più un problema. Portare i Giochi Aned nella nostra Isola aiuterebbe molto tutti coloro che si adoperano per promuovere la cultura della donazione: gli operatori sanitari, il Centro regionale dei trapianti, le associazioni di volontariato del settore… Una kermesse in cui tanti trapiantati festeggiano il ritorno alla vita disputando una gara sportiva è, infatti, la dimostrazione che il trapianto è vita.
Infine, rimarchiamo che la presenza di due giovani uomini (Walter Uccheddu e Stefano Caredda) e una giovane donna (Daniela Medda, classificatasi al 3° posto) trapiantati rispettivamente di rene, di fegato e di cuore all’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari, che hanno raggiunto questi risultati nello sport, dice anche che i trapianti dell’ospedale cagliaritano sono di alto livello e che la nostra sanità pubblica funziona bene.
Fonte Prometeo Aitf Onlus
Da sinistra a destra, Fadda, Medda, Uccheddu e Caredda