“No Human Dream”, il nuovo album di Stefano Meli
NO HUMAN DREAM è un disco strumentale. Un disco sulla consapevolezza e sul tentativo di riconciliarsi con se stessi. Un disco che vuole sottolineare l’importanza del silenzio contro il rumore degli uomini, in un mondo che ha decretato la morte dei sogni, dell’intelletto e della fantasia (da questa considerazione, il titolo).
Registrato in parte dallo stesso Stefano Meli, in presa diretta, al Little Lost Cat Studio Recording, piccolissimo studio disperso nelle campagne siciliane, in estrema solitudine con una vecchia chitarra Silvertone Kay del 1959 e una vecchia chitarra Harmony Stella del 1960 e in parte da Carlo Natoli al Phantasma Studio Recording.
NO HUMAN DREAM si avvale della preziosa collaborazione dei Gentless3 (Carlo Natoli al basso e al mix, Sergio Occhipinti al basso e alle Spoken Words, Sebastiano Cataudo alla batteria) e della violinista spagnola Anna Galba (Fratelli La Strada).
Il blues traccia la via e attraverso i dieci brani dell’album ci si immerge in immagini, volti, paesaggi, storie, strade, suoni che appartengono alla polvere e al silenzio. L’album resta essenziale nella struttura dei brani, la ricerca del suono diventa la priorità. Riuscire ad arrivare a quel suono con il minimo indispensabile diventa lo scopo. Ecco allora la scelta, per altro presa anche per i cinque album precedenti, di non usare computer durante le fasi di registrazione ma di avvalersi soltanto di un vecchio mixer e di un piccolo registratore digitale. Il suono è così reale, suonato, sincero. Niente bugie ma verità come è vera la terra e la pioggia che la bagna.
TRACK BY TRACK:
- Petra: La possibilità o l’impossibilità di amare o essere amati per quello che siamo e non per quello che possiamo dare.
- Tree: L’albero ci insegna il respiro, il tempo e il silenzio.
- Sonoma: Parola liberamente tratta da un libro di Jack London (La Valle della Luna). La lunga strada che ci porta in quel luogo in cui ogni essere umano ha il diritto di vivere in pace.
- Rain: E’ la pioggia che pulisce, che rinfresca l’aria, che bagna la terra e ci dona quella malinconia, spingendoci a fermarci e ascoltarla.
- Noose: Il cappio del condannato a morte, il cappio delle vite che viviamo ma che non ci appartengono.
- Desert: L’aridità, l’arrivismo e l’ignoranza. Il deserto e la solitudine come rifugio.
- No Human Dream: Il mondo che ha decretato la morte dei sogni.
- Kee: Il capitano KEE, personaggio dei romanzi di Marco Steiner, inguaribile sognatore, marinaio e uomo solitario alla ricerca del vento giusto per andare oltre.
- Stella: Guardare le stelle può fare solo bene.
- After Midnight: Solo la notte ci libera dalle incombenze e dalle interferenze del giorno. Solo di notte possiamo essere liberi di guardare la luna e pensare che è una nostra amica e non ha bisogno di parlare.
CREDITS:
Anna Galba: Violino (meraviglioso!)
GENTLESS3: Carlo Natoli: Mix, Mastering e basso elettrico in “KEE”. Sergio Occhipinti: Basso Elettrico in “NOOSE”, SPOKEN WORDS (liberamente tratte da “Le Terre Desolate” di T.S. Eliot) in “NO HUMAN DREAM”. Sebastiano Cataudo: batteria, percussioni
E poi ci sono io, Stefano Meli, che ho suonato: chitarra acustica, chitarra acustica elettrificata, chitarra elettrica, dobro, basso elettrico, armonica, stomp, charango.
Fonte Ufficio stampa Sisco