Record di ascolti per il Grande Fratello: c’è da esserne fieri?
Un “grande” record ha raggiunto pochi giorni fa la televisione italiana con la trasmissione del Grande fratello. E’ un dato di fatto. Ma la domanda da porsi è: c’è da esserne fieri?
Durante la serata di martedì 8 maggio il noto reality show di nome “Il Grande Fratello”, in onda su Canale 5, ha raggiunto il picco di 4 milioni e 55 mila spettatori totali nell’arco della serata totalizzando uno share del ben 23,99%. Sono stati registrati anche picchi di 7 milioni di spettatori nello stesso momento per il noto reality show e una percentuale di share fino al 38%.
Dopo aver visto i risultati la conduttrice de “Il Grande Fratello” Barbara D’Urso ha esultato nel suo profilo instagram affermando: “25% di share, vi amo!”. L’aspetto un po’ meno positivo di questa faccenda è che nello stesso giorno, su Rai 1, debuttava un’interessante docufiction dedicata ad Aldo Moro con Sergio Castellitto che ha totalizzato solo 3 milioni di spettatori circa ed una percentuale di share intorno al 14%. Molti, nei social, hanno fatto notare questo fatto mettendo in risalto come un documentario interessante e formativo sia stato completamente bistrattato per dare spazio ad un programma “trash” (spazzatura in inglese) come la quindicesima stagione del Grande Fratello. Molti sono stati i dissensi fino a far scattare su twitter l’hastag #AddioGF con la speranza che lo show venisse rimosso dalla televisione italiana. Nonostante tutte queste campagne contro il programma, Barbara D’Urso ha continuato a festeggiare il risultato che ha raggiunto il suo show e sembra proprio che questo picco di ascolti non farà altro che alimentare il proseguimento di questa serie televisiva. Mentre la nota conduttrice festeggia per il suo “record” viene spontaneo chiedersi se sia davvero un risultato di cui vantarsi quello di fornire un programma con scarso apporto intellettuale ad un paese ormai dominato dall’ignoranza che riesce a preferire Il Grande Fratello ad un documentario storico su un noto personaggio italiano morto per il proprio paese.
Lorenzo Toninelli