Cambio Euro Dollaro in stabilizzazione dopo il Super Tuesday
Cambio Euro Dollaro in stabilizzazione dopo il Super Tuesday
Sul mercato Forex la coppia EUR/USD sembra aver raggiunto una tiepida stabilizzazione, compensata da rendimenti statunitensi in calo (a pesare sul dollaro dopo il taglio della Fed) e dal risultato delle primarie democratiche nel Super Tuesday, con la sostanziale vittoria di Joe Biden.
Tuttavia, al di là di quanto sopra, appare evidente come il tema che sta dominando i mercati sia, ancora una volta, l’epidemia di coronavirus – e la sorprendente risposta della Federal Reserve, che ha deciso di annunciare un taglio di “emergenza” del tasso Fed Funds di 50 punti base per mitigare le ricadute economiche della crisi in atto.
Jerome Powell, presidente della Fed, non è tuttavia riuscito a rassicurare i mercati azionari, che si sono ripresi solo temporaneamente prima che gli investitori concludessero che quanto agito dalla Fed potrebbe essere insufficiente. La domanda di obbligazioni safe haven si è rapidamente ripresa e i rendimenti di riferimento decennali hanno raggiunto un nuovo record assoluto al di sotto della soglia dell’1%.
I rendimenti statunitensi
A pesare sul dollaro sono infatti i rendimenti più bassi dei titoli americani, con il crollo degli stessi che, in sintesi, significa che lo spread con i bund tedeschi – che da tempo in territorio negativo – sta diminuendo e… questo è un fattore positivo per EUR/USD.
L’istituzione con sede a Washington ha peraltro seguito la strada tracciata dalla Reserve Bank of Australia, e ha aperto le porte a una simile mossa da parte della Bank of Canada. La Banca Centrale Europea che farà? I mercati stanno valutando un taglio di 10 punti base nella riunione di aprile della BCE, e si tratterebbe solo di un quinto del taglio effettuato dalla Fed, anche a causa dei più ridotti margini di azione dell’Eurotower.
Di fatti, dopo la decisione di ieri, il Fed Funds Rate si attesta tra l’1% e l’1,25% – e i mercati vedono un’altra riduzione dei costi di finanziamento nel prossimo meeting. In Europa, il tasso di deposito dell’istituto con sede a Francoforte è a -0,50% e questi livelli negativi pesano sulle obbligazioni europee. Insomma, la BCE ha un margine di manovra limitato che potrebbe rendere ancora più complicato gestire lo scenario attuale.
In ogni caso, la politica monetaria non è una panacea per lo shock economico della malattia. La politica fiscale è più adatta a generare una reazione, piuttosto che la riduzione dei tassi d’interesse. È anche per questo motivo che Bruno Le Maire, ministro delle Finanze francese, ha chiesto ai governi di fare di più.
Gli ultimi dati dell’epidemia di coronavirus parlano di 93.000 infetti, di cui circa 50.000 guariti. Il numero di morti ha superato i 3.000 e il tasso di mortalità tra i soggetti positivi al test si aggira intorno al 3%. La malattia continua a diffondersi in tutta Europa, con un balzo di casi, oltre che in Italia, anche in Germania e in Spagna. Anche nello stato americano di Washington il numero dei decessi è in aumento, mentre il Brasile si sta unendo ai punti più “caldi”, registrando molti casi di malattia.