I giovedì della poesia: “Il Bivio” di Bruno Guidotti
Là, sul silente clivo,
ove solo del bosco la voce si ode,
e lo scorrere lento di un arido torrente,
l’acqua al cielo con sete chiede,
là, il bifronte Giano, il Bivio stende,
e paziente, appostato attende.
Ivi l’atteso incontro. Qual unico giorno
fu quello, quale emozione, qual ridesto
sentimento, qual turbine m’avvolse
al notar del volto, e del sorriso, e dello sguardo.
Oh! Come veloce si corse il tempo,
in tale atteso ed irripetibile momento,
che dell’addio, lesto giunse il suo momento.
Lungo fu l’abbraccio, e tristi furono gli sguardi.
Intorno si fece gran silenzio e si spense il sole.
Improvviso s’alzò con forza il vento,
che due foglie in aria fece alte volare,
l’una verso il monte, e l’altra verso il mare.
Scesa è ormai la notte, in cielo la luna è triste,
mentre il bifronte Giano, il bivio avvolge.
Il disegno di copertina è di Bruno Guidotti
Sempre liriche molto belle raffinate ed eleganti
Una natura nella quale sembra di essere immersi
I miei sinceri complimenti
Di fronte al bivio la speranza è di incontrare un piccolo momento di serenità e amore. Ma, come amaramente dice il poeta, basta una folata di vento per cancellare ogni illusione. Bella la poesia anche se pervasa da una sottile vena di pessimismo.