A CAGLIARI UNA MANIFESTAZIONE PER IL POTENZIAMENTO DEI TRAPIANTI
Sabato 28 ottobre 2023 le associazioni Asnet, Elisa Deiana, Associazione sarda trapianti e Prometeo riuniranno iscritti e simpatizzanti davanti al “Brotzu” per chiedere alla politica e alle istituzioni sanitarie regionali di investire più risorse in questo settore per dare migliori risposte ai trapiantati sardi e alle persone che, nell’Isola, necessitano di un nuovo organo.
È ormai da anni che le associazioni impegnate nella tutela di trapiantati, dializzati e trapiantandi segnalano alle istituzioni sanitarie e alla politica regionale criticità nell’assistenza per queste categorie di pazienti. Stanche di vedere ignorate le loro proposte volte a superare tali criticità – peraltro, presentate sempre con spirito di collaborazione – Asnet APS, Elisa Deiana ODV, Associazione sarda trapianti e Prometeo AITF ODV, con il sostegno dell’Aido regionale, hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta e di proposta a Cagliari per sabato 28 ottobre 2023, con inizio alle ore 10.30.
Le loro richieste sono illustrate in dettaglio nel documento unitario che accompagna questo comunicato e che è già stato inoltrato a consiglieri regionali di diverse forze politiche che, nella legislatura in corso, si sono dimostrati sensibili alle esigenze di questi pazienti.
Come luogo per tenere la manifestazione è stato scelto il piazzale dell’ospedale “Brotzu” (più precisamente del presidio “San Michele”) per la sua valenza simbolica e perché è in posizione ottimale per essere raggiunta agevolmente con mezzi pubblici e privati. La possibilità di manifestare davanti al Consiglio regionale in via Roma è stata, invece, scartata a causa della limitatezza dei parcheggi disponibili e dei disagi alla circolazione dovuti ai lavori in corso.
Per incentivare la partecipazione di trapiantati, trapiantandi, familiari e simpatizzanti le associazioni organizzatrici metteranno a disposizione almeno un bus con partenza dal Nord Sardegna, che farà tappe intermedie da concordare con l’autista (quasi certamente bivio per Macomer e stazioni di servizio di Abbasanta, Tramatza e/o Marrubiu). Il viaggio in bus sarà a spese degli organizzatori e potrà usufruire del servizio anche chi non è socio.
Per poter organizzare il trasporto adeguatamente, gli organizzatori pregano gli interessati di prenotarsi entro il 25 ottobre contattando la segreteria per telefono o whatsapp allo 3929557700 oppure via e-mail a prometeoaitf.segreteria@gmail.com
PUNTI PER UNA RIVENDICAZIONE UNITARIA DELLE ASSOCIAZIONE DELLA DONAZIONE E TRAPIANTI
I presidenti regionali delle associazioni Asnet, Elisa Deiana, Sardatrapianti , Prometeo Aitf e con il supporto dell’Aido regionale (vedi post scriptum) dopo un lunga e approfondita discussione hanno definito quanto segue:
Nuova richiesta audizione alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale,
(oltre a quella inviata via pec un mese fa)
Come associazioni che si occupano di donazione di organi e di supporto agli oltre 2.000 tra trapiantati e dializzati, ribadiamo alla Commissione Sanità del Consiglio regionale, l’esigenza di essere auditi per presentare le nostre proposte unitarie per dare un contributo a risolvere i problemi nei trapianti d’organo nella nostra Regione.
Nel merito facciamo le seguenti osservazioni:
1) Personale – Organici dei Centri trapianti di rene, cuore, fegato e pancreas
Ci pare indispensabile che venga rispristinato il numero dei medici, degli infermieri e degli OSS, anche in considerazione del fatto che in questi anni molti sono andati in pensione o si sono trasferiti in altre strutture ospedaliere o aziende private e non sono stati sostituti.
È evidente che gli organici debbano essere commisurati ai carichi di lavoro attuali e futuri. Poniamo l’esigenza che vengano mantenuti tutti i contratti per il personale addetto ai trapianti di organi.
2) Troppi organi fuori dalla Sardegna
a) Sardi generosi, moltissime donazioni
Come associazione di pazienti trapiantati e dializzati, valutiamo molto positivamente il fatto che in questi ultimi anni la Sardegna sia diventata una Regione molto virtuosa per la donazione di organi, anche grazie al grande lavoro di procurement del C.R.T., di diverse U.C. di Rianimazione e anche al contributo delle associazioni del settore. Siamo, infatti, secondi tra le regioni italiane per il numero di osservazioni di morte encefalica (per milione di persone), oltre che essere ai primi posti per donatori utilizzati (vedi dati C.N.T. 2023).
b) Pochi trapianti rispetto ai pazienti nell’Isola
Allo stesso tempo denunciamo pubblicamente che non abbiamo un numero sufficiente di trapianti di organi realizzati nel 2023 che diano risposte ottimali ai pazienti sardi che hanno bisogno di un trapianto.
In questi primi 9 mesi del 2023 sono stati realizzati presso i centri trapianti dell’ospedale “G. Brotzu” 56 trapianti complessivi (28 di fegato, 23 di reni, 5 di cuore).
Allo stesso tempo segnaliamo che sempre nel 2023, circa 40 reni e 20 fegati hanno varcato il Tirreno per essere trapiantati quasi tutti con successo in altri centri trapianto, grazie al rapporto costante del C.R.T. della Sardegna con il C.N.T. Operativo, che fa sì che non si perda neanche un organo.
3) Liste trapianti troppo corte
A parere delle associazioni scriventi, questo avviene perché le persone in lista sono molto poche: pur essendoci molti pazienti con gravi problemi renali e/o epatici, talvolta non si trova la compatibilità tra donatore e ricevente e gli organi donati vanno in eccedenza nel circuito nazionale.
Ricordiamo solo che ogni anno entrano in dialisi circa 100 nuovi pazienti e di questi, a detta dei nefrologici che li seguono, circa il 30% potrebbe essere trapiantato con successo.
Riteniamo che la difficoltà a essere messi in lista per i pazienti sardi sia dovuta in maniera particolare alla carenza di personale sia nelle nefrologie (al “G. Brotzu” ma anche nel resto della Sardegna) che nella Chirurgia generale del “Brotzu”, dove i gastroenterologi, oltre all’attività ordinaria, devono fare i bilanci pre-trapianto.
La indiscussa professionalità, la grande abnegazione e il forte impegno espressi al “G.Brotzu” in questi anni dal personale in Nefrologia, in Chirurgia generale, in Cardiochirurgia e in Cardiologia non è, purtroppo, sufficiente a dare le risposte che i tanti pazienti richiedono.
Le associazioni scriventi richiedono, inoltre, per il CENTRO TRAPIANTI DI FEGATO E PANCREAS:
4) Terapia semi intensiva
Riapertura della sala terapia semi-intensiva bloccata da due anni o terapia intensiva dedicata ai trapiantati di fegato e pancreas, con relativo personale addetto, per evitare che i pazienti appena trapiantati siano ricoverati nelle comuni sale di degenza, insieme ad altri pazienti e quindi a rischio infezioni proprio nel momento in cui sono più fragili.
5) Mantenimento del Day Hospital
Garanzie sul mantenimento del Day Hospital che segue oltre 500 tra trapiantati di fegato e pancreas, con la previsione di una struttura semplice dipartimentale, come era in precedenza quando operava la dott.ssa Maria Rosaria Piras.
6) Struttura multidisciplinare
Consolidamento della struttura multidisciplinare (Chirurghi, Anestesisti e Gastroenterologi) che seguono i pazienti prima e dopo il trapianto di fegato e pancreas.
7) Ambulatorio pre- trapianti di fegato e pancreas
Attivazione di un ambulatorio pre- trapianti di fegato e pancreas per esaminare i pazienti da mettere in lista, possibilmente attivando un rapporto con gli altri epatologi e gastroenterologi che operano nel territorio e nei vari ospedali della Sardegna per aumentare i pazienti da mettere in lista.
Per le Associazioni
ELISA DEIANA (Alberto Deiana)
ASNET SARDEGNA (Bruno Denotti)
SARDATRAPIANTI (Giuseppina Lorenzoni)
PROMETEO AITF ODV (Pino Argiolas)
P.S.
AIDO SARDEGNA ODV condivide il lavoro svolto dal Coordinamento regionale delle Associazioni di Volontariato del settore donazione e trapianti di organi e, senza entrare nel merito delle proposte operative che esulano dal ruolo assegnato dallo statuto AIDO ai propri volontari, auspica che il sistema sanitario della Sardegna possa dare concreta e tempestiva risposta alle tante persone per le quali l’unica terapia salva vita è il trapianto, assicurando loro la puntuale e qualificata assistenza prima e dopo il trapianto.