Da domani a Capo d’Orlando in mostra il mondo di Casimiro Piccolo
UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’UNIVERSO DI CASIMIRO PICCOLO
IN MOSTRA GLI SCATTI ANCORA SCONOSCIUTI E GLI ACQUERELLI MAGICI
Venerdì 1 agosto alle 19 inaugurazione della MOSTRA “Il gioco delle lenti”. Alle 21
Villa Piccolo diventa spazio scenico con le suggestioni teatrali de “Le notti di Casimiro”
CAPO D’ORLANDO – Una mostra e azioni teatrali serali a Villa Piccolo, un itinerario attraverso le suggestioni di uno straordinario personaggio. Casimiro il pittore, il fotografo, il mago vi guiderà nella sua casa, nel suo mondo onirico e nel bosco della Villa di famiglia, ma anche nei volti e nelle azioni di una Sicilia profonda ormai scomparsa. È questo il senso della mostra “Il gioco delle lenti. Casimiro Piccolo” che sarà inaugurata venerdì 3 agosto alle 19 nella casa-museo di Villa Piccolo (Strada Statale 113, km. 109, Capo d’Orlando) e de “Le notti di Casimiro”, azioni-animazioni serali che venerdì 3 e sabato 4 agosto, a partire dalle 21, sempre a Villa Piccolo accompagneranno il pubblico alla scoperta del barone di Calanovella. Ingresso libero.
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LA MOSTRA: IL GIOCO DELLE LENTI. CASIMIRO PICCOLO
Un itinerario per scoprire la vita, l’arte e il mondo di Casimiro. La mostra Il gioco delle lenti. Casimiro Piccolo consente al visitatore di entrare in questo universo ancora poco conosciuto. La sua stanza da letto fin qui inesplorata svela l’itinerario del barone gentile, che accompagna i visitatori in un viaggio alla scoperta dei luoghi della quotidianità.
Curatore scientifico della mostra è Salvatore Savoia; curatore del progetto espositivo è Antonio Di Lorenzo. L’esposizione è promossa dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e inserita nel ciclo “Le porte del Sacro/Identità in cammino”, rassegna ideata dal giornalista Alberto Samonà nell’ambito del “Circuito del Mito”, la manifestazione promossa dall’assessorato regionale al Turismo Sport e Spettacolo, diretta da Salvatore Presti.
All’inaugurazione saranno presenti l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Daniele Tranchida, il presidente della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, Carmelo Romeo, il curatore scientifico della mostra Salvatore Savoia, il curatore del progetto espositivo Antonio Di Lorenzo e l’ideatore del ciclo “Le Porte del Sacro”, Alberto Samonà.
La mostra è dedicata a Casimiro Piccolo, Barone di Calanovella, nato a Palermo nel 1894 e morto a Capo d’Orlando nel 1970. Un uomo speciale, un personaggio di raffinata curiosità intellettuale, un artista fuori dai canoni. A lui si deve l’istituzione della Fondazione Famiglia Piccolo che ha permesso e permette la conoscenza e la diffusione di un patrimonio di rara bellezza e di assoluta originalità. Una storia di pazzi, come talora accade in Sicilia, una storia fuori dal tempo, come le favole ed i sogni. sarà Casimiro ad accompagnare i suoi ospiti a conoscere i suoi segreti: ecco le foto di gioventù, le macchine fotografiche, i suoi libri e le sue collezioni di riviste esoteriche. In mostra gli scatti di Casimiro Piccolo, che ne svelano la geniale maestria artistica, ma anche i magici acquerelli che ritraggono gli abitanti del bosco e foto private di famiglia, che rivelano il carattere gentile e la curiosità di un personaggio ancora tutto da scoprire.
Accompagnano il pubblico le voci degli attori Salvo Dolce e Giovanna Volpe.
Attraverso la mostra si tenta di entrare in questa storia singolare, nel groviglio barocco a più voci in cui si articola, tra i corridoi di struggente poesia che solo la Sicilia talora sa concedere. È la storia di un gruppo di persone che giocarono con la vita per esorcizzare la morte. Ed è la storia di una casa, nella quale molte paure si stemperarono dentro rifugi privatissimi, in una sorta di isola atemporale. Una storia, quella di Casimiro e dei suoi fratelli, Agata Giovanna e il poeta Lucio Piccolo, fatta di continui rimandi, di rinvii a memorie perdute, di infiniti misteri e di privatissimi pudori; una vicenda che non può né deve essere “del tempo”, di un tempo preciso comunque, così come quei giochi a nascondere dell’infanzia che ci portiamo addosso per tutta la vita, probabilmente con la consapevolezza che la verità è il mistero, o viceversa.
Di questa singolare avventura umana, la nostra mostra desidera essere un racconto sincero ed una testimonianza affettuosa, nella quale ci si affida al gioco delle lenti, come elemento e metafora per entrare in comunicazione con un pianeta sconosciuto. Esaltare, o semplicemente ricordare un artista o un uomo di scienze è facile: parlano per lui le opere o semplicemente il libro dei disegni che ne raccontano la vita. Nel caso di Casimiro Piccolo il tentativo è di farci trascinare nel sogno, come nei migliori film di Fellini, indossando con lui, così come oggi si fa con le proiezioni in 3D, le lenti che trasformano il mondo in un giocattolo.
L’esposizione è arricchita da un catalogo, a cura di Salvatore Savoia, pubblicato da Bonanno Editore, con testi critici, fra gli altri, di Gioacchino Lanza Tomasi, Alberto Samonà e Natale Tedesco.
Aperta fino al 3 ottobre, dal lunedì al sabato dalle 10,00 alle 13,00 (ultimo ingresso alle 12,30) e dalle 16,00 alle 19,30. Orari visite guidate: 10, 11, 12, 16, 17, 18, 19.
Dal 5 agosto l’ingresso alla mostra è libero con il pagamento del biglietto ordinario del Museo (4 euro).
LE NOTTI DI CASIMIRO
Venerdì 3 agosto alle 21 e sabato 4 agosto alla stessa ora, sempre a Villa Piccolo è in programma Le notti di Casimiro, progetto teatrale della Compagnia La casa dei Santi, che vede al centro della narrazione il personaggio Casimiro Piccolo, su testi di Alberto Samonà. Con Giovanni Calcagno, Alessandra Pescetta, Elisabetta Gambarin e Salvatore Ragusa.
Non si tratta di uno spettacolo, ma il pubblico sarà accompagnato lungo un percorso fatto di animazioni/azioni teatrali, ispirate a Casimiro e alla sua vicenda personale. In un susseguirsi di azioni e movimenti, il personaggio viene sottolineato attraverso frammenti della sua vita, visioni senza tempo e suggestioni simboliche. Le stesse al centro degli acquerelli “magici” che egli dipinse e che sono tuttora custoditi a Villa Piccolo. La Villa, in particolare, diventa spazio scenico totale, nel quale l’elemento logistico assume un carattere dominante nella narrazione e nello svolgimento dell’azione stessa. In scena il gruppo di attori condurrà i visitatori attraverso le suggestioni della parola e dell’immagine, in un viaggio che oltrepassa il tempo e incontra una dimensione onirica in cui il reale e il sogno sono specchio l’uno dell’altro, laddove l’occhio della lente dell’osservatore penetra protagonisti e luoghi in un presente eterno, che è la Villa stessa: ortus conclusus, giardino sacro, inscindibile dai personaggi che l’hanno vissuta e l’hanno consegnata a noi.
Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella
Museo Parco di Villa Piccolo SS. 113, Km. 109
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