A chi bisogna assegnare le case popolari?
Qualche tempo fa i nostri colleghi delle “Iene” hanno proposto un servizio su una donna che viveva al quartiere Zen di Palermo. La signora Francesca che viveva da tanti anni in una casa popolare era stata privata della sua abitazione perché una famiglia disagiata aveva occupato il luogo della sua residenza durante una sua assenza. A detta degli occupandi la signora Francesca non viveva in quella casa per tutto l’arco dell’anno ma solo per alcuni brevi periodi perché partiva spesso per andare a trovare i suoi figli emigrati. La signora che però, ha sempre negato queste affermazioni, dicendo che ha sempre abitato in quella casa, grazie all’intervento delle Iene finalmente è potuta tornare a casa sua.
Purtroppo situazioni analoghe in tutta Italia ce ne sono tantissime. Occupare le case popolari è sempre stato in Italia un atteggiamento “molto in voga”, specialmente nei casi in cui le case non vengono abitate al 100%.
Probabilmente non è il caso della signora palermitana di cui abbiamo parlato ma ci sono molti casi di famiglie che hanno ricevuto la casa popolare e poi si trasferiscono altrove facendo finta di abitare ancora in quella casa. Bisogna ricordare che le case popolari vengono date a quei cittadini che hanno problemi economici molto gravi e che non possono pagare l’affitto. Se una famiglia vive in una casa popolare solo un mese l’anno (durante le ferie) vorrà dire che da qualche altra parte vivrà. Sarà giusto allora che questa famiglia abbia diritto ad una casa popolare dove non vive?
Sicuramente l’occupazione abusiva non è un metodo ortodosso e non dovrebbe essere permessa dallo Stato, ma dovrebbe essere lo stesso Governo a scoprire questi altarini e ad assegnare le case a chi ne ha realmente bisogno.
Giusy Chiello
esatto: i controlli su chi riceve dei benefici dovrebbero essere regolari eD essere avviati anche d’ufficio, non solo in caso di denuncia. Anche perché un sussidio dato a chi non ne ha diritto è un sussidio tolto alla moltitudine che invece ne ha davvero bisogno. Il caso dei falsi invalidi o di chi intasca pensioni di parenti defunti fa scuola. E diciamo anche che chi nota un abuso, piuttosto che commetterne uno a sua volta, dovrebbe segnalare il fatto alle Autorità: la “giustizia” fai da te non serve certo a migliorare le cose, anzi, favorisce il dilagare dell’illegalità
mi sa che non tutti la pensano così….
si però l’episodio in questione delle iene era diverso…la signora si era allontanata x andare a trovare la figlia malata e la persona che aveva okupato casa nn era altro che un ragazzotto che a sua volta viveva con i genitori in quel quartiere in una casa di tt rispetto,ma il gentiluomo aveva deciso che doveva vivere da solo…a spese della signora..x cio che riguarda i criteri delle case popolari sarebbe giusto secondo me assegnare dei lotti con molte agevolazioni alle famiglie giovani in difficoltà…spesso coloro che si dichiarano indigenti alla fine sono poi i più furbi..ma anche li nn sempre è cosi….poi nn parliamo di extracomunitari…..niente contro la categoria,ma prima risolviamo i problemi a casa nostra…..poi andiamo oltre
Giusta osservazione Mariangela! Il caso delle Iene era solo uno spunto per far capire alla gente di non farsi “giustizia” da soli e soprattutto ai governanti che devono essere loro a verificare i veri casi di difficoltà economiche.