A Torino PROTESI DENTARIE GRATUITE: Un’Associazione per i più BISOGNOSI
Per soddisfare un maggior numero di esigenze sanitarie dei meno abbienti, occorrono più volontari medico-odontoiatri nell’area torinese. Intervista al vice presidente Giorgio Migliore.
di Ernesto Bodini (giornalista scientifico)
Soccorrere i più poveri per qualunque loro necessità esprime un atto non solo di mera solidarietà ma anche di lodevole civismo, ancor più quando si tratta di salute. È il caso, come torno a citare, dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita (ODV), una realtà torinese che non ambisce a particolari meriti e non intende far parlare di sé più del dovuto, se non per il fatto che, dato l’aumento dei bisognosi, necessita di qualche volontario in più, in particolare medici odontoiatri. A questo riguardo ho incontrato il vice presidente Giorgio Migliore per “rievocare” origini e progressi dell’associazione (presieduta dal dott. Michele Basso) che ha sede in Torino in via Negarville 8/28, telef. 011/779.36.61
Signor Migliore, quando è nata l’associazione?
“È stata fondata nel dicembre 1987 e la scintilla iniziale è stata “provocata” da un sacerdote torinese che ha donato un “Riunito Odontoiatrico”, all’orgine responsabile di un dormitorio pubblico, e aveva notato che i frequentatori del dormitorio erano affetti da edentulia (mancanza di denti). In parrocchia c’erano già alcuni odontoiatri ai quali chiese se volevano avvalersi di questa sede per fornire le protesi dentarie ai più bisognosi”.
Da allora come si sono evolute le intese?
“Naturalmente accettarono, ma si trattava di trovare una sede più opportuna e quindi più adatta a tale attività, che fu in seguito individuata in città in via Marsigli 12, peraltro anche questa sede adibita a dormitorio pubblico”
Quindi?
“In questa collocazione si potè comunque incominciare, seppur in modo pionieristico, a costruire e fornire protesi dentarie per queste persone. Da qui la nascita ufficiale dell’associazione, la cui attività andò incrementando grazie all’opera di volenterosi odontoiatri e odontotecnici (15 dei quali fondatori)”.
E poi come si è evoluta l’attività?
Nel 2007 si trattò di cambiare locazione per esigenze del Comune, in quanto questa sede doveva essere sottoposta a ristrutturazione, e per noi fu individuata l’attuale sita in via Negarville 8/28 (data dal Comune in comodato d’uso gratuito), cui seguì un nostro progetto di ristrutturazione per un più opportuno adattamento all’attvità, mettendo a punto 3 sale odontoiatriche, un laboratorio annesso, una sala di sterilizzazione, due servizi igienici per il pubblico e uno per i disabili, una sala d’attesa e accoglienza, e uno spogliatoio e relativo servizio igienico per gli operatori volontari”
Com’è composto l’organico attualmente?
“Medici odontoiatri, odontecnici, assistenti alla poltrona, personale di accoglienza, tutti volontari, eccetto ques’ultimo che è dipendente a tutti gli effetti e che ha funzione di segreteria. Il coordinamento è retto da Elisabetta Galli, anch’essa dipendente”
Come avviene l’accesso per ottenere le prestazioni protesiche?
“I pazienti sono prenotati dai Servizi Sociali che verificano i dati per confermare il diritto ad ottenere la protesi a titolo gratuito. In seguito vengono da noi convocati e sottoposti ad una prima visita medico-odontoiatrica valutativa, in seguito alla quale si stabilisce il processo di applicazione della protesi che può richiedere alcune sedute”
Quali le maggiori esigenze ed eventuali criticità?
“Con l’aumento della povertà è aumentato il pubblico che fa domanda ed è prevalentemente di Torino e provincia (sino a non molto tempo fa proveniva anche da altre province del Piemonte), e di conseguenza l’esigenza di soddisfare quante più richieste possibili; ma per sostenere tale incremento c’è bisogno di più volontari, in particolare medici odontoiatri. Il maggior numero di richieste è anche dato dal fatto che i richiedenti appartengono alle più diverse fasce sociali; tuttavia, se si riuscisse ad incrementare il nostro organico si potrebbero accettare richiedenti anche di altri Comuni del torinese”
Da chi viene fornito il materiale di lavoro?
“L’Associazione in parte lo acquista da Aziende del settore, alcune delle quali ne fannno donazione. I manufatti (solitamente protesi mobili e scheletrati) vengono realizzati in parte dal nostro laboratorio interno e in alcuni casi da laboratori esterni; in parte sono forniti gratuitamente, altri invece vengono fatturati. Inoltre l’Associazione partecipa a bandi, ottiene vari contributi da Fondazioni bancarie e altri benefattori”
E per quanto riguarda la “produzione” della fornitura?
“Negli ultimi anni, in particolare dal 2017 al 2020, l’attività ha realizzato alcune centinaia di manufatti protesici. Ecco alcune cifre. Pazienti adulti seguiti: 3.373, prestazioni erogate: 14.999, pazienti con protesi: 904, elementi protesici consegnati: 1.239, ribasamenti: 161, riparazioni: 449. Pazienti minori seguiti: 376, prestazioni erogate: 3.145, pazienti con apparecchi: 170, in ciclo annuale: 367, elementi consegnati: 188. I pazienti seguiti sono quelli che a vario titolo sono transitati nella struttura, le prestazioni erogate riguardano ogni volta che un paziente si è seduto su un riunito, i minori a ciclo annuale sono quelli seguiti con le regolazioni degli apparecchi. Per quanto riguarda il 2020 i dati sono “relativi” a causa della pandemia”.