Abbadia San Salvatore: l’antico rito del fuoco per celebrare il Natale

le Fiaccole adAbbadia San Salvatore

le Fiaccole adAbbadia San SalvatoreLa Città delle Fiaccole si prepara a rinnovare uno dei più antichi e suggestivi riti del fuoco con cui in Italia si celebra il Natale. Presentato oggi a Firenze nelle sede del Consiglio Regionale della Toscana, dal suo presidente Eugenio Giani e da Luca Ventresca, assessore al turismo del comune di Abbadia San Salvatore, il ricco programma di appuntamenti che prenderà il via dall’8 dicembre.

Nel centro storico di Abbadia San Salvatore (Monte Amiata, Siena) si inizieranno a predisporre le legna con cui verranno innalzate le Fiaccole, cataste a forma piramidale, che si leveranno al cielo in attesa del 24 dicembre, quando verranno incendiate.

Una costruzione complessa e impegnativa i cui segreti si tramandano di padre in figlio, per rinnovare una millenaria festa del fuoco che coinvolge profondamente l’intera comunità badenga, sposando simbolici significati pagani e religiosi.

Una liturgia dell’attesa che arriverà fino alla vigilia di Natale quando la “cerimonia di accensione” e la benedizione del fuoco segneranno l’inizio della festa; la banda suonerà canti natalizi e la Fiaccola davanti al Municipio sarà la prima ad essere incendiata. Da qui i capi fiaccola con le loro torce andranno a dare fuoco alle altre decine di fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il paese. Tra canti di antiche melodie (le cosiddette “pastorelle”) e musiche popolari, le Fiaccole inizieranno a bruciare riempiendo di luce e magia il Natale ad Abbadia San Salvatore.

L’intero paese si ritroverà nelle strade, mentre le cataste di legna bruceranno fino all’alba e piccoli chioschi, organizzati accanto ai fuochi, offriranno dolci tipici e vin brulé.

Quello della costruzione e dell’accensione delle “fiaccole” è rito che diventa celebrazione collettiva, sentita, partecipata, autentica: ad Abbadia il Natale profuma ancora di tradizione, di magia, di riti ancestrali. Sono “figli del fuoco” gli abitanti dell’Amiata, una montagna vulcanica che nelle sue viscere nascondeva lava incandescente, una terra che da sempre offre cibo e benessere per la collettività. Si estraeva cinabro da cui si ricavava mercurio nella grande miniera che oggi è diventata Museo. Una storia complessa che vede legati indissolubilmente uomo e natura, in un dialogo talvolta difficile ma sempre pieno d’amore.  E’ infatti quella montagna amata e sentita come madre, come presenza sacra che i badenghi celebrano anche attraverso la tradizione delle Fiaccole.

Ad accompagnare le fasi di realizzazione delle Fiaccole, anche un ricco programma di eventi che, a partire dall8 dicembre, porta alla scoperta di questo meraviglioso borgo toscano e racconta il Natale della Tradizione tra arte gusto e divertimento.

Ogni fine settimana fino al 7 gennaio sarà caratterizzato da mercatini, street food e spettacoli musicali. Non mancheranno visite e laboratori dedicati alle fiaccole e alle antiche usanze del luogo che avranno luogo al Parco Museo Minerario. Il cuore del paese antico invece diventerà un vero e proprio villaggio dedicato al “Natale del Passato” dove fino al 24 dicembre saranno anche aperte singolari “finestre dell’avvento” e dove verrà allestita una mostra itinerante di presepi storici che saranno costruiti dagli stessi abitanti, sfruttando in maniera singolare gli angoli più caratteristici del borgo: dalle cantine alle finestre, dai portoni alle mura.

 

Per maggiori informazioni: tel 0577770361

sito: www.cittadellefiaccole.it

email: info@cittadellefiaccole.it

Facebook: abbadia città delle fiaccole

 

 

Fonte Ufficio stampa – Sonia Corsi, Elena Giovenco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *