“Anche Gesù è un carcerato”

Riceviamo e pubblichiamo:

 

 “Anche Gesù è un carcerato”

(Papa Francesco, 23 ottobre 2013)

 

Non posso vivere senza un filo di speranza. Non posso continuare a vivere senza la speranza di esistere. (Frase trovata scritta in un foglietto da un ergastolano che s’è tolto la vita in carcere).

Ho sempre pensato che un uomo non abbia bisogno di nessun Dio per essere buono,  invece molti credenti credono in lui per continuare a essere malvagi. Forse anche per questo da molto tempo non ho più fede in Dio. Da bambino  però ci credevo. Poi però ho pensato che lui mi avesse abbandonato. Ed io non avevo fatto più nulla per ritrovarlo. Forse per questo credo che da molti anni lui me la stia facendo pagare.

E quando Papa Francesco ha abolito l’ergastolo nello Stato del  Vaticano, non vi nascondo che ci sono rimasto un po’ male perché adesso non me la posso più “prendere” con lui. Poi mi sono ricordato che il ruolo di alcuni uomini di chiesa nella storia è sempre stato dalla parte degli ultimi, dei perdenti, dei peccatori, degli sconfitti e credo che l’ergastolano sia tutte queste cose messe insieme. E mi è venuto in mente anche che Pietro, capo della Chiesa e rappresentante in terra del Cristo, ha rinnegato Gesù per ben tre volte eppure è stato perdonato perché è un principio cristiano quello che la gente cambia.

La frase detta da Papa Francesco: “Anche Gesù è un carcerato” mi ha fatto riflettere perché non ci avevo mai pensato. E ne ho dedotto che se a quel tempo fosse esistita la pena dell’ergastolo ostativo forse Gesù non sarebbe stato messo in croce, ma sarebbe stato condannato alla “Pena di Morte Viva” o a una croce ostativa a qualsiasi beneficio per farlo invecchiare in una croce. Credo che molti ergastolani se potessero scegliere preferirebbero morire subito, adesso, in questo momento, piuttosto che nel modo orribile, progressivamente e infinitivamente spaventoso di morire tutti i giorni e tutte le notti. Forse i romani non erano poi così cattivi come lo sono i loro discendenti cristiani che condannano un uomo con una morte bevuta a sorsi. In questo modo gli ergastolani ostativi sono nell’Aldilà, né nell’Aldiquà. Sono nel mezzo, né vivi, né morti, sono solo ombre.

Dio se ci sei, batti un colpo. Diglielo ai “buoni”, forse a te danno retta, che anche tu all’inferno, ancora prima di Papa Francesco, hai già abolito l’ergastolo ostativo. Ed io sono sicuro che non hai mai condannato nessuna anima a essere cattiva e colpevole per sempre.

Carmelo Musumeci

Carcere di Padova

www.carmelomusumeci.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *