Anche un difetto cromosomico può fare la differenza… nel realizzare un sogno

Melanie Segard

di Ernesto Bodini
(giornalista scientifico e opinionista)

Melanie SegardIn un mondo sempre più pervaso dall’indifferenza, dall’egoismo, e se non anche dalle assurde azioni di razzismo che oltre ad allontanare i popoli favoriscono, in taluni casi, guerre fratricide, verrebbe da pensare se i vocaboli civiltà, ottimismo e speranza siano ancora da ritenersi pronunciabili. E, in particolare, che dire delle persone disabili che ancora non sono considerate parte della residua società cosiddetta umana, emancipata che ancora occupa uno spazio di diritto non fosse altro perché esiste? Come pure esistono tutte quelle persone che, pur affette da una qualche disabilità fisica e/o psichica, dimostrano non solo di voler appartenere al tessuto sociale dei cosiddetti “normali”, ma sono in grado di svolgere un ruolo anche… professionale e quindi utile alla collettività.

È il caso, ad esempio, della 21 enne francese Melanie Segard, affetta dalla sindrome di Down, salita sul podio della cronaca per essere riuscita a coronare il suo sogno: condurre il meteo in tv, e il debutto è avvenuto il 14 marzo scorso sulla rete nazionale France 2, che con apparente disinvoltura ha illustrato le condizioni meteorologiche del giorno. Un esordio che ha toccato la sensibilità degli spettatori che, come sappiamo, sono i “giudici” ultimi di ogni evento pubblico. Il tutto è partito dalla campagna intitolata “Melanie lo può fare”, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica a conferma che i sogni li possono avere tutti… anche i disabili. Una capacità senza retorica a dimostrazione delle sue potenzialità sia pur in presenza di un difetto cromosomico, come chi ha creduto in lei, tanto che Melanie ha ricevuto moltissimi commenti di consenso dopo la trasmissione.

E se ora leggiamo tra “le righe” questo esempio di coraggio e determinazione, possiamo cogliere il messaggio della “inesistenza” della diversità: ogni essere umano dà quello che sa, quello che può e quello in cui crede e, le persone come quelle affette dalla Trisomia 21 (Down), caratterizzate da simpatia e sensibilità, oltre che intraprendenza, le annovera tra gli esseri umani di esempio per i cosiddetti normodotati, e non per ultimi per i rappresentanti delle Istituzioni che ancora una volta, a mio dire, sono i principali registi per la conduzione della ripresa e continuità esistenziale. Ed è bene che tra gli attori all’interno di questo “filmato” di vita, ossia tutti i cittadini, si individuino le migliori recite come quella di Melanie Segard, un modello di civiltà in itinere tant’è che ora ambisce alla rete televisiva BFMTV, che probabilmente la vedremo il prossimo 27 marzo. Non per niente nella sua pagina Facebook, in collaborazione con l’associazione francese che si occupa di inserimento (UNAPEI) ha ottenuto il sostegno di 250 mila “amici”. Se questo “stimolo” di intraprendenza viene dall’Oltralpe, significa che ci vuole ben poco per imitarlo… oltre alle lodevoli dimostrazioni e i successi alle Paralimpiadi!

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