L’angolo di Full: “Vecchio fumatore”
Vecchio fumatore
Il fumo t’esce dalla bocca e dal naso disegnando il tuo respiro, animandolo e colorandolo.
Un disegno diverso, unico e irripetibile per ogni tuo respiro ed è la sola opera d’arte di cui sei ancora capace.
Sono arabeschi che salgono s’allargano, spaziano, invadono, dilagano. Come sapevi fare anche tu, un tempo.
Grigie o azzurrine, ordinate o bizzarre, rapide o pigre, le volute di fumo ti riflettono e ti somigliano.
Un raggio di luce ne imprigiona le spirali e le anima in evoluzioni complesse e seducenti create dal nulla, cresciute e presto svanite. Come la vita.
A volte sostituisci il tabacco con l’erba per salire insieme al fumo ed osservare dall’alto il tuo involucro dentro il quale, prima o poi, dovrai ricomporti.
Il fumo d’erba cattura il tuo sguardo, avvita i tuoi pensieri nelle sue spirali, li porta lontano dal reale e vedi la perdizione umana riflessa nei vortici leggeri che s’avvolgono e si svolgono sinuosi come il serpente che vive del proprio veleno.
Di lassù, le cose, le persone e i problemi sono piccoli e distanti, ma il momento di scendere arriva presto e, nell’ascensore, i pulsanti del piano terra e dello scantinato sono molto vicini.
Ormai non fai altro.
Fumi.
Fumi prigioniero del tuo gesto.
Fumi con boccate brevi quanto consentono i tuoi polmoni atrofizzati.
Hai dita gialle, unghie gialle, denti gialli, saliva gialla, polmoni gialli.
Ma questi tuoi pensieri che pigri s’avvitano al fumo, come il fumo restano azzurrini.
Fulvio Musso
Hai provato a fumare al buio? 🙂