Anniversario strage Capaci. Il gruppo “Supplenti della scuola per la qualità e dignità del lavoro” lo ricorda in questo modo
Oggi ricorre l’anniversario della Strage di Capaci: il 23 maggio di 23 anni fa furono fatti saltare in aria dalla mafia il giudice Falcone con la moglie e la loro scorta. Una strage che è stata possibile grazie a talpe interne all’apparato dello Stato le quali hanno informato gli esecutori sulla tempistica degli spostamenti del magistrato. Credo che il gruppo debba rendere omaggio a quest’uomo coraggioso, martire di un paese dove corruzione e criminalità di varia natura hanno infettato alcuni gangli vitali.
Un nostro modo per commemorare Falcone, che vi propongo, è quello di diffondere ampiamente in rete e via email il post che trovate in alto, quello sul possibile legame tra DDL sulla Scuola e Mafia capitale.
Difendiamo la nostra scuola dalla futura privatizzazione e dall’ingresso di consorzi e società di capitali. Non vi fa strano che ieri il Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana sulle colonne del quotidiano “Il Messaggero” ha espresso uno sperticato elogio del DDL sulla Scuola? Diffondete dunque il nostro articolo su DDL e Mafia Capitale, facciamo vedere ai mass media venduti e ai vari costruttori proprietari di giornali che possiamo superarli con la Rete. Postate il nostro articolo dappertutto.
Difendiamo la nostra scuola dalla futura privatizzazione e dall’ingresso di consorzi e società di capitali. Non vi fa strano che ieri il Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana sulle colonne del quotidiano “Il Messaggero” ha espresso uno sperticato elogio del DDL sulla Scuola? Diffondete dunque il nostro articolo su DDL e Mafia Capitale, facciamo vedere ai mass media venduti e ai vari costruttori proprietari di giornali che possiamo superarli con la Rete. Postate il nostro articolo dappertutto.
Premesso che per “Mafia Capitale” intendiamo tutti quei sistemi di corruzione e infiltrazione mafiosa, su tutto il territorio italiano, agevolati da sistemi di privatizzazione e appalti di servizi pubblici.
Vorremmo che aprissero bene gli occhi tutti, in primis, i precari ATA, i docenti e i dirigenti. E poi, i Senatori di maggioranza che stanno per votare il DDL, le forze politiche e sindacali: vorremmo lanciare l’allarme sull’assenza nel DDL sulla Scuola di un Piano delle assunzioni per il personale non docente: Assistenti Amministrativi, Assistenti tecnici e Collaboratori scolastici delle Graduatorie Provinciali ad Esaurimento.
Questi profili non vengono affatto citati, se non nell’articolo 12 relativo alla cosiddetta “tagliola” dei 36 mesi.
Vorremo ricordare che lo stop alle assunzioni e la conseguente privatizzazione dei servizi di segreteria e di guardianìa è stata già introdotta anni fa in una Università Statale di Roma, con l’affidamento dei relativi appalti alla cooperativa di Buzzi, personaggio poi arrestato e inquisito per Mafia Capitale.
Non parlare della carenza di personale ATA e della necessità di stabilizzare tutti i precari collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, iscritti da anni nella GAE, fa pensare realisticamente ad una presunta volontà politica di questo Governo di cominciare a privatizzare dal 2016 i servizi ausiliari e amministrativi delle scuole, utilizzando opportunisticamente nel frattempo il personale precario come merce “usa e getta”, grazie al famoso art. 12.
2+2= 4 : se non fai un Piano assunzioni per la stabilizzazione dei precari ATA , come negli anni scorsi, vuol dire che probabilmente stai covando l’idea di esternalizzare i servizi liberandoti così di quei precari che, per anni, hanno fatto funzionare le scuole garantendo accoglienza alle famiglie, sorveglianza, assistenza alla didattica, piccola manutenzione, pulizie ecc. ecc, in cambio di 1000 euro al mese di stipendio.
Non a caso si discute della “Supersegreteria centralizzata” che servirebbe in futuro la rete di scuole e che andrebbe ad alleggerire le singole segreterie (permettendo ulteriori tagli di personale).
E allora la morale è presto detta: Un Preside con i superpoteri risponde, tramite gli ispettori, ad una catena gerarchica ministeriale e decidendo, non solo il destino dei docenti parcheggiati in un albo, ma anche la gestione di nuovi appalti, diventa grande raccattatore di consensi elettorali con l’aiuto di “organizzazioni” del “Terzo Settore”, terreno di provenienza del Ministro Poletti.
Ed ecco qui che l’Istituzione Scuola, uno dei pochi servizi pubblici in Italia non ancora invaso dalle Mafie, libera, funzionante, affrancata da mazzette e corruzione, certamente sofferente per le scarse risorse assegnate, presto potrà diventare “ricca” perchè il Governo avrà trovato il modo di “vendere l’anima al diavolo”.
Il voto del Senato può ancora impedire una simile oscenità e salvare la Scuola stabilizzando tutti i precari e mantenendo la natura pubblica dell’Istruzione e dei servizi connessi.
Gruppo “Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro”
(fondato nel marzo 2013, conta 7315 iscritti)