Arte Palermo: “Up and down revolution”, la personale di Mauro Di Girolamo
Dal 10 al 17 novembre, si potrà assistere alla mostra personale di Mauro Di Girolamo Up and down revolution, che si terrà a Palermo nei locali dello Spazio Cultura (Libreria Macaione) in Via Marchese di Villabianca 102.
Up and down revolution è il titolo della mostra di Mauro Di Girolamo. L’intento è quello di sovvertire le regole del sistema del mondo dell’arte, è passare alla storia, con umiltà, con tenacia e determinazione. Mettere sotto sopra, invertendo la rotta delle cose, del nostro destino.
E’ possibile dipende dalla nostra volontà e dalla nostra coscienza etica.
Riuscire ad esporre le proprie opere ed esprimersi artisticamente il più delle volte non è dovuto, anzi viene negato, nonostante uno o piu’ persone operino da molti anni nel settore “ cultura”, che siano discipline musicali o arti visive.
Prima c’era più ignoranza e poca cultura; cioè era riservata e sostenuta da pochi; oggi grazie alla tecnologia l’informazione è rapida ed immediata, con internet la cultura è accessibile a tutti ma nonostante ciò, cala l’attenzione e la voglia di sapere.
Molti teatri e spazi architettonici di rilievo storico artistico in tutta Italia vengono chiusi, a causa della scarsa sensibilità e lungimiranza; al di là dei finanziamenti mancati, degli sprechi e dei tagli alla cultura, in questi ultimi anni si sta assistendo ad uno scempio dove molti artisti, musicisti, attori e scrittori assistono inermi. Molti sono costretti ad andarsene.
L’arte è il linguaggio dell’anima, che oltrepassa noi stessi e il mistero della vita.
Ogni individuo è un caso, ogni persona è un mondo a sé; così come gli artisti che sono miriadi di stelle sparpagliate nell’universo, alcune brillano di luce propria, altre di luce riflessa, alcune di essi sono già spente, e solo il riverbero di una luce che li rende visibili.
Per questo ringrazio vivamente Nicola Macaione, per avermi dato la possibilità di usufruire di questi spazi.
E’ possibile dipende dalla nostra volontà e dalla nostra coscienza etica.
Riuscire ad esporre le proprie opere ed esprimersi artisticamente il più delle volte non è dovuto, anzi viene negato, nonostante uno o piu’ persone operino da molti anni nel settore “ cultura”, che siano discipline musicali o arti visive.
Prima c’era più ignoranza e poca cultura; cioè era riservata e sostenuta da pochi; oggi grazie alla tecnologia l’informazione è rapida ed immediata, con internet la cultura è accessibile a tutti ma nonostante ciò, cala l’attenzione e la voglia di sapere.
Molti teatri e spazi architettonici di rilievo storico artistico in tutta Italia vengono chiusi, a causa della scarsa sensibilità e lungimiranza; al di là dei finanziamenti mancati, degli sprechi e dei tagli alla cultura, in questi ultimi anni si sta assistendo ad uno scempio dove molti artisti, musicisti, attori e scrittori assistono inermi. Molti sono costretti ad andarsene.
L’arte è il linguaggio dell’anima, che oltrepassa noi stessi e il mistero della vita.
Ogni individuo è un caso, ogni persona è un mondo a sé; così come gli artisti che sono miriadi di stelle sparpagliate nell’universo, alcune brillano di luce propria, altre di luce riflessa, alcune di essi sono già spente, e solo il riverbero di una luce che li rende visibili.
Per questo ringrazio vivamente Nicola Macaione, per avermi dato la possibilità di usufruire di questi spazi.
Mauro Di Girolamo
La forza del colore in cui dirompe la Storia e il mistero dell’Universo colto nel volto di una donna. E’ il dialogo tra culture diverse, assimilate durante numerosi viaggi, ad animare le opere di Mauro Di Girolamo, giovane artista palermitano che si esprime attraverso un espressionismo in cui dirompe la forza del colore, mitigato da una personale riflessione sulla storia e i suoi miti, tradotti in chiave contemporanea. Negli ultimi anni, dopo un allontanamento dalla tecnica caravaggesca appresa in accademia, la sua poetica si concentra sulla figura femminile, che diventa simbolo della forza dell’universo, in una resa pittorica fortemente materica o elegantemente delineata, ma sempre intrisa di una consapevole attrazione per il mistero che la circonda. L’attenzione verso la delicata trama iconografica mediorientale si unisce al fascino della decorazione e dei simbolismi sottintesi di Klimt senza tralasciare una continua sperimentazione con l’arte digitale e la passione per le performance dal vivo in cui diventa attore e regista.
Giada Cantamessa
“…Ritorna con una pittura che si è alleggerita, con un buon disegno: c’è una prospettiva di avanzamento, non si può negare.”
Vittorio Sgarbi
“…Ritorna con una pittura che si è alleggerita, con un buon disegno: c’è una prospettiva di avanzamento, non si può negare.”
Vittorio Sgarbi