Bagheria – Aspra: rubate alcune piante dopo i lavori di arredo urbano
Riceviamo e pubblichiamo:
Carmelo Sardina,presidente dell’associazione Clean World,promotore e realizzatore,insieme a Calogero Arena,dell’iniziativa di valorizzazione del verde e dell’arredo urbano del lungomare di Aspra,realizzata totalmente con il contributo degli esercenti della frazione,si vede purtroppo costretto a denunciare un increscioso fatto verificatosi ieri.
Sono state infatti rubate alcune piante appena posizionate all’interno delle fioriere sistemate nei giorni precedenti sul lungomare.
Intorno alle 130:30,durante la pausa pranzo della squadra del VIVAIO ELEUTERIO di Salvatore Sardina,che si sta occupando dei lavori di piantumazione,in pieno giorno,con i bar della zona aperti,e nonostante il rischio di essere colti in flagrante dagli operai,alcuni incivili hanno strappato dalla loro sede almeno 3 piante,collocate al massimo un’ora prima nelle apposite fioriere,alla presenza di molta gente del luogo.
Si sottolinea, tra l’altro, che la frazione di Aspra,conta al massimo 5000 abitanti,e che il lungomare si trova nella parte più in vista e trafficata del paese,cosa che rende molto strano che nessuno abbia notato nulla, e che per di più lascia supporre che ad effettuare il furto possa essere stato qualche abitante del luogo.
Carmelo e Calogero,si dichiarano indignati e offesi per l’accaduto,che svilisce il loro impegno che va avanti da due mesi,intacca le tasche già quasi vuote dei commercianti che hanno contribuito al progetto e soprattutto lede l’alto valore sociale della loro iniziativa, che si propone di sensibilizzare i cittadini ad un maggiore senso civico e cerca di ridare lustro e dignità al paese,in vista anche della prossima stagione estiva.
Ad ogni modo le piante sono state prontamente sostituite e non è stata sporta alcuna denuncia,nella speranza che quanto accaduto sia da attribuire solo ad una bravata di qualche teppista e non ad un gesto ascrivibile all’inciviltà e all’omertà della comunità che vive nel territorio bagherese.
Nella foto, Carmelo Sardina