ATLAS Perugia: dove la tecnologia diventa relazione

 

 

A Casaglia, pochi chilometri da Perugia, c’è un grande casale immerso nel verde dove da qualche anno un gruppo di persone, volontari di varie età provenienti da differenti competenze e formazioni, porta avanti un progetto in cui si amalgamano nuove tecnologie digitali, divertimento e arti creative.

L’obiettivo è quello di dar vita a una modalità innovativa per costruire e facilitare relazione e comunicazione anche per quelle persone per le quali questi concetti rischiano di non diventare mai esperienze di vita vissuta.
Stiamo parlando di autismo, che solo in Italia colpisce, secondo recenti stime, fra le 300 e le 500 mila persone; è quindi molto plausibile che ciascuno di noi conosca personalmente qualche bambino o ragazzo autistico e che abbia vissuto in prima persona l’immensa difficoltà di entrarvi in relazione.
E’ altrettanto probabile che abbia notato l’inclinazione che queste persone manifestano verso lo schermo, che sia quello di un tablet, di un pc, di uno smartphone, apparecchi che spesso assorbono la maggior parte del loro tempo “libero”.
Nel Centro Atlas-Sementera Onlus l’intenzione è stata quella di realizzare uno spazio di inclusione, formazione e ricerca, grazie a un’idea che ricorda un po’ quella di Alice quando desidera e riesce a passare dall’altra parte dello specchio. Ad Atlas le chiavi per accedere, in questo caso, dall’altra parte dello schermo, o meglio nello schermo come luogo di realtà aumentata, convivenza e interazione sono rappresentate da due strumenti tecnologici ideati ad hoc: Avatart e paINTeraction.
Si tratta di tecnologie e software di ultima generazione che consentono esperienze immersive rivolte non solo a persone con gravi disabilità intellettive e relazionali ma anche ai cosiddetti normali, visto che come sappiamo gli strumenti dell’incessante progresso tecnologico e la connessione costante spesso corrono il rischio di dare origine a processi di dipendenza e alienazione.
La sfida consiste allora proprio nel far sì che gli stessi dispositivi conducano invece a una crescita personale e relazionale.
PaINTeraction è un software progettato a Torino da Leva Engineering Srl, finanziato dalla Fondazione Charlemagne Onlus, e nasce appunto da una idea di Simone Donnari, una sorta di Alice 2.0, con la sua esperienza decennale nel campo dell’Arteterapia; per la sua messa a punto ci si è avvalsi inoltre della consulenza del team del gruppo di neuro-scienziati dell’Università di Parma, famosi per la scoperta dei neuroni specchio.
Gli elementi chiave di entrambi i software sono uno schermo, una telecamera sensibile al movimento e un computer che proietta in uno schermo nel quale si vede, proprio come in uno specchio, la stanza e le persone che vi si trovano davanti.
Con paINTeraction, muovendosi o emettendo dei suoni, nello schermo si iniziano a generare scie luminose, o bolle di sapone; il suono di una vocale fa uscire, vicino alla bocca di chi lo emette, una cascata della lettera corrispondente, o una scia di colore e luce.
Si può anche decidere di disegnare con il solo movimento della mano e di cancellare, si può giocare con una palla virtuale, che esiste solo nello schermo, eppure che risponde ai calci e rimbalza contro l’immagine del corpo.
Utilizzando entrambi gli strumenti si può sostituire allo sfondo della stanza un’immagine, che sia una famosa opera d’arte o un proprio disegno, in cui fanno capolino le immagini reali di coloro che si muovono davanti allo schermo.
Un singolo elemento dell’immagine scelta può diventare il proprio avatar, che si può incarnare e animare.
La persona quindi, in tempo reale, diventa per esempio una farfalla che vola nello schermo animata dai propri movimenti, o un veliero che naviga in uno scenario marino.
Questo è quanto è possibile grazie ad Avatart, il software sviluppato in Germania da Badaboom Berlin, una giovane impresa che coniuga tecnologia digitale e creatività collaborando con musei, teatri e festival.
I vari progetti multidisciplinari portati avanti da questo centro di Perugia sono stati presentati in vari contesti nazionali ed internazionali ricevendo grande interesse e consenso.
Per maggiori informazioni sulle attività e le iniziative del Centro:

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https://www.facebook.com/Atlas-Centre

Fonte: Cacaoonline.it

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