Bagheria (Pa): Ci si sveglierà mai dal torpore?

Oggi come ogni mattina ci siamo svegliati per cominciare la nostra giornata: la sveglia che suona, il letto caldo che non vogliamo lasciare e tanto tanto sonno.

A Bagheria, in provincia di Palermo, il risveglio oggi è stato un po’ particolare, simbolico e provocatorio. Sono stati selezionati alcuni luoghi simbolo della città, che Officine Urban ha scelto come scenari di installazioni temporanee per aprire un dialogo attivo con la città.

L’idea di queste installazioni (un letto, un comodino, una sveglia ed una frase di effetto per ogni luogo scelto) nasce dalla constatazione che oggi esiste un substrato culturale sopito, quasi timido, che stenta a venire fuori. Il sonno ristoratore, rigeneratore, che prepara l’uomo all’operosità della giornata, sembra essere diventato intorpidimento delle coscienze e del fare. La scelta dei letti, le frasi scritte e la loro collocazione derivano dalla considerazione che bisogna restituire al dormire la sua nobile funzione rigeneratrice e feconda e che bisogna  rifiutare l’avvilimento della pigrizia, dei pensieri e delle azioni.

Sicuramente un modo molto originale per svegliare la città, per far sentire attraverso l’arte che la città deve essere viva. Se da un lato, una parte dei cittadini ha vissuto questa iniziativa come qualcosa di innovativo ed ha colto il messaggio in pieno, dall’altra c’è stato chi non ha capito o ha ritenuto scomodo o inadeguato questo tipo di provocazione artistica. Davanti Il Municipio bagherese, infatti, Rosalba Corrao e i suo colleghi hanno assistito ad una scena assurda.

“Io e gli altri ragazzi eravamo di fronte al comune per vedere le reazioni della gente e di quelli che ovviamente lavorano là- ci racconta Rosalba-, quando abbiamo visto arrivare un mezzo della nettezza urbana che stava per prelevare il letto e buttarlo nel camion. Noi li abbiamo fermati in tempo mostrando le autorizzazioni ma siamo venuti a conoscenza che il letto posizionato davanti la chiesa Madre era già stato buttato. Gli operatori ci hanno informato di aver ricevuto quest’ordine ma non sapevano da chi.”

Sembra proprio che a Bagheria stia diventando abitudine quella di struggere le opere artistiche. Vi ricordate quando ci siamo occupati dell’installazione di Elisa Martorana che era stata buttata nella spazzatura in modo arbitrario?

Atti del genere si commentano da soli.

I ragazzi del team organizzativo, oggi pomeriggio alle 16.30, avrebbero dovuto intrattenere la stampa in una conferenza, per parlare di questo lavoro e nell’occasione presentare il programma annuale dell’associazione.

Mi sa che il tema della conferenza, purtroppo, sarà spostato verso questo incomprensibile e nello stesso tempo inaccettabile atto vandalico.

Forse aveva proprio ragione quel vecchietto che si è sdraiato su uno dei letti sistemati nel centro della città, quasi per protestare anche lui contro coloro che si sono permessi di devastare un lavoro costato tempo e denaro a giovani laboriosi.

Giusy Chiello

Redattrice- giusy.chiello@ilmiogiornale.org

Foto: Elisa Martorana

5 thoughts on “Bagheria (Pa): Ci si sveglierà mai dal torpore?

  1. tutto ciò non mi sorprende per nulla,anche se in me si manifesta un disgusto particole che affonda fino alla mia più tangibile sensibilità,non posso che rimanere allibito dall’accaduto.L’iniziativa è più che originale,geniale oserei dire.Non bisogna fermarsi qui,bisogna anzi prendere questo atto come una sfida e continuare affinchè capiscano che a bagheria,gli artisti di bagheria,non si fermano qui,anzi quest’ultimi smuoveranno la pigrizia e fetume che avvolge il sistema culturale e socile della città.Bagheria si sta svegliando e questo mi rallegra.

  2. QUALCOSA SI SVEGLIERA’ PRIMA O POI CHE SIA TANGIBILE, SMUOVETE GLI ANIMI… BISOGNA SEMPRE DARE/FARE MOLTO DI PIU’
    FATE USCIRE L’ARTE DAI VOSTRI CONFINI.. COMPLIMENTI

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