Bagheria (Pa): disservizi all’Asl 6. Come si fa ad avere l’esenzione ticket?
di Giusy Chiello
Siamo a Bagheria (Pa) ed oggi c’è stata una bellissima giornata di primavera, soleggiata e calda. Per chi passeggiava per le strade a guardare qualche vetrina, o semplicemente chi prendeva un caffè ai tavolini di un chioschetto all’aperto, è stata davvero una bella giornata.
Per chi, invece, oggi pomeriggio, si trovava nei locali della sede dell’Asl 6 di via Mattarella, è stata davvero una giornata da incubo.
Davanti l’entrata principale dell’Asl un gruppo di persone che mormoravano e altre invece che parlavano animatamente. Sembrava il solito gruppetto che si ferma a chiacchierare davanti la porta per trascorrere il tempo di attesa per fissare una visita medica.
Ci avviciniamo a queste persone e comprendiamo che invece la situazione è un po’ più complessa.
Ci addentriamo nei locali dell’Asl e scopriamo che tutta la gente in attesa (all’interno c’erano più di 200 persone) era in coda per ottenere l’esenzione ticket per causa di disoccupazione.
Fino a qui nulla di strano.
La calca è tremenda: chi spinge a destra, chi a sinistra, chi dice di andare al piano di sopra, chi dall’altra parte. Seguiamo così una fila di gente che si dirigeva al piano di sopra per consegnare alla direzione la lista per ottenere l’esenzione per i giorni successivi.
Cosa stava accadendo?
Ascoltando qualche conversazione qua e la e chiacchierando con qualcuno ci rendiamo conto che tutta quella gente non sta solo aspettando il suo turno ma deve capire come muoversi per potere usufruire del servizio.
A chi chiedere informazioni?
Nessun dipendente Asl nei paraggi. Gli addetti alle pratiche di esenzione non danno informazioni su come fare il turno o su come prenotarsi per i giorni successivi.
è il caos.
Un cittadino, di sua libera iniziativa comincia a stilare una lista di prenotati per i giorni successivi. Nella calca, chi urlava per far scrivere il suo nome sulla lista, chi si lamentava dell’illegalità del metodo, chi invece non sopportava il fatto che sarebbe rimasto senza esenzione chissà per quanti altri giorni ancora, visto l’immane disservizio.
Sta di fatto che chi si è presentato oggi all’Asl non ha potuto presentare la sua domanda di esenzione. Chi è stato fortunato è riuscito a iscriversi nelle liste per i giorni successivi, stilate da quel cittadino che si è preso la briga di farlo.
Perché non esiste la possibilità di potersi prenotare tramite personale addetto? Non esiste un numero telefonico al quale rivolgersi. Non c’è nessuno che dà informazioni. Manca addirittura il portiere o usciere che dir si voglia, che non si trovava nella sua postazione.
Sarà finita qui?
Macchè!
Nei locali dell’Asl è affisso un cartello che evidenzia il giorno e l’ora in cui si possono presentare i documenti per usufruire di questo servizio. Come mai non è specificata la modalità di accesso, visto che non è una delle più ortodosse? E i documenti necessari? Davanti la postazione informazioni ci sono i moduli da utilizzare per fare la domanda di iscrizione ma neppure l’ombra dell’elenco dei documenti, che, udite udite, è affisso in un angolo completamente opposto a dove è affisso l’avviso di cui sopra.
Davvero un’ottima comunicazione! Un servizio eccellente!
C’è stato chi, stanco di questa situazione vergognosa, ha chiamato i vigili, i carabinieri, la polizia. Ma cosa è cambiato?
Il consiglio di una vigilessa è stato quello di fare un esposto o di lamentarsi col direttore dell’Asl.
Ma di ciò che fanno i dipendenti ne vogliamo parlare?
E gli addetti alle pratiche di esenzione perché fanno orecchie da mercante?
Una cittadina arrivata a fine pomeriggio, finita la calca, chiede a chi rivolgersi per avere informazioni su quando e con che modalità presentare la domanda di esenzione. Una dipendente risponde che sono andati tutti via. Peccato che questa qui è già pronta col cartellino a timbrare. Che vergogna! Non voleva dare le informazioni dovute a un cittadino. Colta sul fatto consiglia alla signora di tornare lunedì mattina (non fa parte dei giorni e orari in cui questa pratica si svolge) per iscriversi in queste famose liste e chiedere della direzione.
Mah!
Vero è che i tagli sono immani, è anche vero che era più semplice rivolgersi ad un Caf per espletare queste pratiche, ma basterebbe solo comunicare ai cittadini come, quando e in che modo si può fare ciò.
All’Asl di Bagheria probabilmente la comunicazione è un optional.
E chi non ha avuto la fortuna di avere l’esenzione oggi, quando potrà avere questo “privilegio”? e nel frattempo, se non avrà i soldi per pagare una visita medica o comprare i farmaci, come farà?
Sarebbe bello che ci rispondesse il direttore Asl o l’assessore alla sanità, ma forse chiediamo troppo.
Foto: Giusy Chiello
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