Bagheria, una città non a misura di cittadino. Addio anche al Centro per l’Impiego
Riceviamo e pubblichiamo.
Esiste oggi uno stato di difficoltà relazionale tra Governo e sistema delle autonomie: assistiamo a un Governo che scarica sui Comuni la pesante crisi economica. Indicativa è stata l’introduzione dell’Imu, ove il Comune è di fatto l’esattore pieno – quello che ci mette la faccia – mentre una parte cospicua del denaro prelevato dalle tasche dei cittadini finisce allo Stato.
Il “caso” Bagheria è ancor più spinoso, perciò dolente, poiché alla crisi nazionale (e non solo) si aggiungono tutta una serie di errori dovuti sia all’assenza di programmazione sia al non o cattivo utilizzo dell’arte della politica per il bene comune, per la crescita di Bagheria. Ed ecco che oggi ci ritroviamo a vivere in una città non più a misura di cittadino.
Il sindaco Lo Meo – nei suoi primi due anni di sindacatura – non è riuscito né a scongiurare la chiusura del Tribunale di Bagheria, forse neanche quella dell’ufficio del Giudice di Pace (termine ultimo era fissato per il 29 aprile e nulla è stato finora reso noto), né dell’Agenzia delle Entrate cui fanno capo circa 100mila abitanti tra Bagheria e Comuni del comprensorio, né il vergognoso ridimensionamento (apertura per un solo pomeriggio la settimana) dello sportello della SERIT e per finire, neanche la chiusura del Centro per l’Impiego di Bagheria.
E’ davvero un gran bel bottino, non c’è che dire … oggi più di ieri è possibile definire Bagheria una città dormitorio, se non fosse per la grave crisi igienico-sanitaria che si sta vivendo e per gli incendi di cumuli di spazzatura che appestano anche il sonno di chi decide anche solamente di dormirvi.
Sulla chiusura del Centro per l’Impiego di Bagheria – forse l’unico servizio tra quelli sopra ricordati a essere non condizionato da provvedimenti di carattere nazionale – merita un approfondimento e aggiornamento.
La fotografia bagherese di oggi è di giovani senza rilevanti esperienze lavorative e formative – il nocciolo duro della disoccupazione bagherese (e non solo) – e la loro ricerca di lavoro costantemente segnata dal fallimento che ben presto li trasformerà da forze lavoro in cerca di lavoro a “inattivi scoraggiati” o peggio in “NEET”, soggetti che né studiano né lavorano. Ben più gravi sono le condizioni di vita cui sono costrette molte famiglie, ove il padre e la madre non riescono a trovare lavoro, gli stessi che poi non possono a pieno sostenere la crescita dei loro figli, quei giovani che dovrebbero tirar su Bagheria, partecipando alla sua crescita.
E’ chiaro che l’alto tasso di disoccupazione non è da attribuire all’Amministrazione bagherese, tantomeno al Sindaco di Bagheria, ma l’unico certamente importante servizio per i cittadini in cerca di lavoro, quello offerto dal Centro per l’Impiego, viene addirittura smantellato, poiché continuano a sussistere a oggi le motivazioni del rilascio dei locali di via Consolare a Bagheria, già sede del C.p.I., connesse alla mancanza dei requisiti di sicurezza dei locali e alla cessazione del contratto di locazione per sfratto.
L’ennesima vergogna bagherese, altro importante servizio per la città che cessa di esistere, una riconferma dell’incapacità politico-amministrativa della sindacatura Lo Meo.
Solo grazie alla tempestività, generosità e pragmatismo del Sindaco del Comune di Santa Flavia, Dott. Salvatore Sanfilippo, il Centro per l’Impiego resterà vicino alla nostra Bagheria, non costringendoci a raggiungere Palermo anche solo per una semplice dichiarazione di disponibilità al lavoro.
In data 6 marzo scorso, grazie alla disponibilità dei locali offerti dal Sindaco Sanfilippo – un bene confiscato alla mafia sito in via San Marco – i Sindaci dei Comuni del comprensorio (Bagheria, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Ficarazzi e Villabate) hanno sottoscritto e comunicato al Dirigente Servizio XV Centro per l’Impiego, un formale accordo con il quale condividono l’individuazione del Comune di Santa Flavia quale sede del Centro per l’Impiego del territorio.
Personalmente colgo l’occasione sia da cittadino bagherese sia da consigliere comunale di Bagheria per ringraziare il Sindaco di Santa Flavia per aver messo a disposizioni dei locali idonei ad accogliere la nuova sede del Centro per l’Impiego e lo esorto, visto l’importante accordo fatto tra i Sindaci del comprensorio e il ritardo già maturato, ad attivarsi per ripristinare immediatamente un importante servizio per i lavoratori residenti nei Comuni del comprensorio.
Angelo Puleo
(Consigliere comunale di Bagheria)