A Barga si parla di intercettazioni con Alessandra Monasta
Ha intercettato mafiosi negli anni ’90 come Brusca, Riina e i Graviano. Ha trascritto le parole di Frigerio, superteste che scampò a Olindo e Rosa nella strage di Erba. E di molti, molti, politici.
Ha ascoltato per lavoro centinaia di intercettazioni telefoniche e alla fine ha pubblicato con Longanesi il suo libro dal titolo “La cacciatrice di bugie”.
Sabato 16 aprile alle 17,30 presso la Biblioteca comunale di Barga si terrà l’ultimo evento del festival letterario “Tra le righe di Barga” winter, che vedrà in primo piano la presentazione del volume di Alessandra Monasta e la festa di Slow Food con degustazione di prodotti del territorio come il vino bianco di Camporgiano della azienda Bravi, il Biroldo, il pane di patate, i salumi e ancora i formaggi dei migliori produttori delle Terre del Serchio. Una degustazione ricca per festeggiare la chiusura del festival letterario nel migliore dei modi.
Ospite come dicevamo è Alessandra Monasta, perito fonico da oltre 20 anni lavora per il ministero di Grazia e Giustizia ed è una delle tre donne che trascrive le intercettazioni telefoniche in Italia. Insomma che per prima ascolta i segreti di una nazione che pare averne molti.
Ma non ascolta e basta. Lei è preparata e capace di delineare il 90% della personalità e delle proprietà di una persona partendo dalla voce. Il lavoro di fonico è complesso e difficile in quanto si devono ascoltare intercettazioni telefoniche o ambientali e riuscire a catturare le sfumature di voci e trovare i dettagli tra la colpevolezza e l’innocenza di un intercettato. Saper dunque separare quanto utile per una inchiesta e quanto di inutile o irrilevante ai fini processuali.
«Volevo dare un’idea più globale del mondo delle intercettazioni telefoniche ed ambientali – spiega l’autrice a MarieClaire -. Lavoro faticoso e delicato, in cui mi soffermo sugli elementi legati ad un reato; ma non ascolto solo con l’orecchio. Entro nel mondo di una persona, capisco cosa celano tono ed emozioni, come vive e si muove, le sue relazioni più importanti».
“Tu sei incredibilmente empatica”: è la frase che la protagonista si sente ripetere fin da quando è bambina, a scuola come a casa. Per lei, all’inizio, è complicato capire in cosa consista veramente questa qualità. Di certo sa solo che è un talento e, forse, anche una condanna. Quando, anni dopo, il suo dono viene notato da un importante magistrato, per lei si aprono inattese porte professionali… e personali. Perché quel suo talento va ben oltre l’empatia: lei ha un orecchio assoluto per la verità, e soprattutto per la menzogna. Capisce, intuitivamente, tutto ciò che si cela dietro i racconti e dentro i silenzi delle persone.
Fonte Tra le righe di Barga