Berlusconi tra goal e falli: Caro presidente le tue dimissioni possono dare coraggio all’Italia migliore…

 

 

 

E’ stato “calendarizzato ” per la prossima settimana, in Senato, un intervento del ministro dell’Interno Roberto Maroni sul caso Ruby. E’ quanto si e’ appreso al termine della conferenza dei presidenti di gruppo di palazzo Madama.
Intanto, il premier Berlusconi sembra non scomporsi sul polverone scatenato da Ruby, tanto che, a Milano, parlando all’inaugurazione del salone Eucma ha commentato:  “a dispetto degli attacchi che arrivano da parte di giornali ed editorialisti sul Governo che non ha le idee chiare e non otterrebbe risultati, la realtà è che anche in quest’ultimo vertice europeo a Bruxelles abbiamo fatto un mare di goal” (tra questi ha citato la proposta dell’esercito unico europeo: “se vogliamo risparmiare nel bilancio – ha dichiarato si può ridurre di oltre il 50% le spese per la difesa di ciascun paese, mettendo in campo una forza importante, più forte dell’esercito degli Usa, che possa contare insieme alla Russia e alla Cina nel mondo”) e ha continuato “l’idea mia e di Tremonti su un fondo europeo per salvare i Paesi in difficoltà ha convinto la Merkel, che inizialmente era contraria e che ha posto come condizione l’inserimento di questo punto nel trattato di Lisbona: credo che la modifica si possa fare, ne parleremo a dicembre”.

Ma oltre ai goal il nostro presidente ha combinato anche qualche fallo, si poteva risparmiare la battuta poco edificante: “Non leggete più i giornali: vi imbrogliano” (Certo! Sono i suoi…) E poi ha scherzato “Ho un problemino, avrei da sistemare una certa Ruby in uno di questi stand….”.. facendo riferimento alla ragazza oggetto delle polemiche degli ultimi giorni, duettando dal palco della inaugurazione del Salone di Milano con l’ex direttore generale della mostra Costantino Ruggiero. L’ex manager ha replicato alla richiesta del premier: “ci penso io”.  “Tutto si risolverà in una tempesta di carta: vedrete che alla fine verrà fuori che non è stato altro che un atto di solidarietà che mi sarei vergognato di non fare, e invece l’ho fatto, lo faccio continuamente perché sono fatto così da sempre”. È stata questa l’escalation dell’intervento sulla vicenda di Ruby. E’ meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”  pronunciata sempre alla Fiera di Milano. E dopo, ormai lanciato a briglia sciolta, non si è più fermato:  “Il governo intende ripresentare al Parlamento una legge per regolamentare le intercettazioni”. Questo l’affondo alla Berlusconi il quale ha ribadito  che “questo tema è nel cuore degli italiani: abbiamo dei sondaggi che lo dicono”. La legge, ha spiegato Berlusconi, conterrà tre punti: “l’ ultilizzo di questo strumento dovrà essere limitato al terrorismo internazionale, alle organizzazioni criminali, alla pedofilia e agli omicidi; le intercettazioni non potranno essere prodotte come prove né dalla accusa né dalla difesa; chi pubblicherà il testo di intercettazioni dovrà subire un fermo del suo media da 3 a 30 giorni”.

E le critiche non si sono fatte attendere “Una battuta ”gratuita” e ”volgare” che offende ”non solo le persone omosessuali ma anche le donne” e per la quale Berlusconi si deve scusare. Cosi’ Paolo Patane’, presidente nazionale dell’Arcigay, ha commenta quanto detto dal presidente del Consiglio dei ministri ieri a Rho, dove ha sostenuto che ”e’ meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”. ”Questa frase – ha spiegato Patane’ – e’ espressione di una cultura machista, arretrata e offensiva per le persone omosessuali ma anche per donne. Un frase che proviene da un atteggiamento di disprezzo nei confronti della dignita’ delle persone e che conferma il clima imbarazzante e grottesco in cui il presidente del Consiglio sta precipitando il Paese. Berlusconi – ha concluso Patane’ – si scusi con tutti, con le persone omosessuali e con donne per una frase dietro la quale c’e’ una visione del mondo femminile che non fa onore al capo del governo di un Paese dell’Unione europea”.
Arcigay chiede quindi “le immediate scuse ufficiali” al presidente del Consiglio e “auspica un incontro che faccia chiarezza per una frase che offende gli omosessuali, le loro famiglie e i loro amici insieme e, nella sua concezione utilitaristica, tutte le donne”.

Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia. Ieri  infatti, abbiamo avuto l’ennesima prova dell’inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio. Berlusconi vive ancora nell’età della pietra, anzi, é peggio: vive nell’era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose”. Lo ha  affermato in una nota il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro spiegando che “bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull’orientamento sessuale”. “Essere gay – aggiunge Di Pietro – è solo un diverso modo dell’essere e non una condizione di cui vergognarsi”.
Da un punto di vista morale Berlusconi porte il Paese a una regressione paurosa“. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commentando le parole del premier. “La donna – ha proseguito Berlusconi – è il dopolavoro del maschio, gli omosessuali sono da disprezzare e sui minori si ragione così: li salvo dalla polizia per salvare me stesso, dopo li rimetto sulla strada”.

E Nichi Vendola ha video registrato una lettera indirizzata al premier che si chiude così:

…Signor
presidente del Consiglio, le ragazze e i ragazzi del nostro Paese non vogliono fuggire né prostituirsi. Vogliono una finestra aperta sul proprio futuro. Le tue dimissioni possono dare coraggio all’Italia migliore. Cordialmente, tuo Niki Vendola”

E’ ora di finirla. Commentiamo noi. Presidente si dimetta!

Francesca Lippi

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