Borgo S. Lorenzo (FI): Torna la Fiera Agricola Mugellana, festeggiando la 40° edizione
Un evento che avrà tre luoghi chiave ed una grande attenzione al mondo femminile in agricoltura
Sarà l’anno della ripartenza anche per la Fiera Agricola Mugellana che festeggerà quest’anno, dopo lo stop forzato del 2020, la propria quarantesima edizione, che ne fanno una delle più longeve oltre che importanti dell’intero centro Italia. La manifestazione, spostata rispetto al consueto appuntamento primaverile, si terrà a Borgo San Lorenzo dal 23 al 26 settembre. Agricoltura: biodiversità è futuro, sarà lo slogan che caratterizzerà il quarantennale. Un appuntamento che darà grande spazio al mondo femminile ed alle capacità delle donne, elemento sempre maggiormente in crescita negli ultimi anni, con una crescita esponenziale di imprese agricole al femminile e donne impegnate in prima persona nella loro gestione. Così, in particolare l’assessore all’agricoltura del Comune di Borgo San Lorenzo, Cristina Becchi, ha voluto fortemente che l’evento accogliesse tre madrine di eccellenza: il venerdì ad inaugurare la FAM, con il Governatore della Regione Eugenio Giani, ci sarà Caterina Biti, vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato. Il sabato a valorizzare il Mugello e le sue produzioni, Susanna Cenni, deputata ed ex assessore regionale all’agricoltura, e la chiusura, che guarda al futuro con l’agenda 2030, sarà affidata all’Eurodeputata Simona Bonafè.
L’evento, voluto dall’Amministrazione Comunale ed organizzato dal GAL Start con la collaborazione di Associazioni del settore agricolo e dell’allevamento, propone ancora una volta tante novità, proposte con un’attenzione particolare soprattutto nei confronti dei prodotti del territorio. Sarà un’edizione basata sulla qualità e sulla promozione della filiera corta e della diffusione delle buone pratiche. Cuore della manifestazione sarà come sempre il Foro Boario, che accoglierà l’area eventi e la zona espositiva, e dove saranno proposte le ultime novità per il mondo dell’agricoltura, del giardinaggio e dell’allevamento e dove come sempre sarà possibile trovare la mostra di animali da allevamento e da cortile. Ed ovviamente, ancora in clima pandemico, grande attenzione alla sicurezza, con accesso garantito solo ai possessori di green pass, spazi più distanziati tra gli espositori, particolari attenzioni nel corso degli eventi che saranno ospitati, dislocazione in aree attigue di alcuni elementi della fiera. In tal senso è nata la terza area di svolgimento della FAM, ovvero, novità assoluta, “Fiera Off”, all’interno del Monastero di Santa Caterina, in pieno centro storico, occasione per coinvolgere proprio il nucleo più antico del paese, ed all’interno di luoghi che saranno recuperati a nuova vita, poter ammirare laboratori ed esperienze proposte da Coldiretti, e nello stesso tempo poter apprezzare con apposite visite guidate, una struttura rimasta per secoli sconosciuta in quanto convento di clausura.
L’edizione 2021 della FAM ospiterà una vetrina degli allevamenti mugellani, una mostra di razze minori (oggi oggetto di recupero e di valorizzazione), aspetto molto apprezzato in particolare dai più piccoli, oltre agli esperti del settore. E quest’anno grande attenzione ai convegni, con ospiti di assoluto rilievo. Sabato due convegni, uno dedicato a Adriano Borgioli, figura storica degli allevatori mugellani e non solo, il pomeriggio un convegno tecnico sul mondo dell’allevamento. Nel ricco programma della manifestazione l’Istituto Scolastico Giotto Ulivi dedicherà degli interventi a colui che alla scuola borghigiana dà il nome, figura centrale dello sviluppo dell’apicultura, alla tracciabilità dei prodotti e all’avifauna del Mugello. Verrà inoltre presentato l’innovativo progetto Smart Milking della azienda agricola Palazzo Vecchio, finanziato dalla misura 16.2 del Gal Start. E poi una suggestiva chiusura, domenica pomeriggio, anche questa con ospiti di assoluto spessore. Simpatico gioco, che metterà in palio una mega bistecca offerta da CAF, quello che consisterà nell’indovinare il peso esatto di alcuni animali in esposizione.
Un segnale importante di attenzione all’agricoltura, elemento trainante del territorio, con uno sguardo alla tradizione, ma l’occhio attendo al futuro, anche come segnale di ripartenza dopo la pausa imposta dalla crisi pandemica.