Con “Born in The 20’s” debutta Ellis Cloud
“Born in The 20’s” è il titolo dell’album d’esordio di Ellis Cloud, nome d’arte di Riccardo Lo Faso, cantautore e polistrumentista palermitano, in uscita oggi in digital download. Un disco che nasce nei due anni passati a New York, tra Brooklyn e Manhattan, e che vede la luce grazie all’incontro con il produttore Gabriele Plescia nel 2016. È anticipato dal primo singolo estratto, “Walk on Water”, attualmente in rotazione radiofonica e accompagnato dal video del brano, girato da Francesco Lonatro e co-diretto da Ellis Cloud stesso, disponibile su Youtube:
Il disco autoprodotto è “un miscuglio acustico ed elettronico sempre sul filo di una malinconia che finge più volte di lasciare l’ascoltatore, – racconta l’artista – ma che non lo fa mai davvero. L’ambientazione è futura ed i nati sono quelli dei 2020’s. L’album è una raccolta di storie di persone ambientate nel 2040, raccontate con una naturalezza estranea all’uomo del presente e collocate in un futuro in cui tecnologie e strati sociali si sono spinti così lontano annullando totalmente il concetto di ‘bizzarro’ e di ‘incredibile’. In Born in The 20’s – prosegue Ellis Cloud – convivono il mood kitsch scanzonato dei Vampire Weekend, i suoni caldi di kick e snare di J. Dilla, la grezza brevità dei Beatles, il sorriso sornione di Duke Ellington ed i tocchi ska della Winehouse”.
Ellis Cloud è co-produttore del disco e dei suoi arrangiamenti ed oltre a cantare suona chitarre, bassi e sintetizzatori. Nelle registrazioni sono stati coinvolti alcuni dei musicisti più talentuosi della sua città tra cui Federico Quartana, Ciro Pusateri, Dario Grizzaffi, Lorenzo Passalacqua e Giorgio Bovì.
Questa la tracklist: si parte con dagli attacchi di panico di “Street Star”, si passa alle storie di ibernazione di “So Young” in cui un uomo spera di ritrovarsi tra 50 anni in un futuro in cui la sua sessualità sfrenata possa essere totalmente accettata. Poi spazio alla pazzia di “Moody Movie” e a “Walk On Water”, un racconto di pubblicità, una dedica ai fenomeni che riescono a monetizzare sul web senza avere alcun talento o particolare vocazione. La gelosia di “Tangled Wires” e la “retromania” di “New Flying Socks” aprono la strada alla titletrack, “Born in the 20’s”: case su Marte, robot/babysitter, una generazione condensata in microepisodi. “Leave me Alone”, “Invincible” e “Play” chiudono le dieci tracce dell’album.
Francesco Riccardo Lo Faso in arte Ellis Cloud nasce a Palermo nel novembre ‘87. Cantautore e polistrumentista, è cresciuto in un contesto musicale quasi interamente nazionalpopolare: viene preso miracolosamente in salvo da Duke Ellington e Benny Goodman a 14 anni. Studia clarinetto, e quando tolgono per 9 mesi l’adsl dal suo quartiere decide di imparare seriamente la chitarra. Scrive le prime canzoni a 19 anni. Spende troppi soldi in pedali ed a quest’ora invece di parlare di shoegaze probabilmente avrebbe un monolocale tutto suo. Ossessionato dal periodo musicale 1977/1984 ha suonato in tante formazioni, dal dream pop al new-rave al math-rock. Nel 2011 intraprende un’esperienza lavorativa newyorkese per un’azienda che sfortunatamente dopo pochi mesi chiude i battenti lasciandolo per due anni preda delle tensioni della Grande Mela e ispirandolo a raccontare le storie presenti in Born in The 20’s”. Tra i suoi artisti contemporanei preferiti puoi trovare St. Vincent, Flying Lotus, Thundercat, Unknown Mortal Orchestra, Janelle Monae, Amy Winehouse e i Deerhunter, e sogna di potersi ubriacare con Mac DeMarco prima dei 30 anni.
Fonte Ufficio stampa – Gabriele Lo Piccolo