Cagliari: quer pasticciaccio brutto delle tariffe dei trasporti pubblici
Gadda sicuramente avrebbe definito così (“quer pasticciaccio brutto”) la questione degli aumenti delle tariffe dei trasporti pubblici stabiliti lo scorso mese dalla Giunta regionale della Sardegna.
Alle proteste delle associazioni di consumatori e studenti ha risposto nei giorni scorsi l’assessore ai trasporti, Liliana Lorettu, che ha parlato di un equivoco interpretativo: il Consorzio trasporti e mobilità (CTM), l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di linea per l’area di Cagliari ed hinterland, avrebbe cioè ritenuto erroneamente di poter applicare aumenti anche del 70 per cento (nello specifico per gli abbonamenti dedicati agli studenti), mentre l’esecutivo regionale avrebbe previsto rincari medi non superiori al 20 per cento. In seguito alle reazioni indignate del direttore dell’azienda, Ezio Castagna, che ha pure minacciato di presentare un esposto in procura, l’assessore ha poi rettificato il tiro: l’equivoco sarebbe stato ingenerato dalle determinazioni con cui il dirigente dell’ufficio regionale competente ha trasmesso il nuovo tariffario alle aziende che gestiscono i servizi in questione. Una versione che sa molto di scaricabarile, soprattutto se si considera che, fino a quel giorno, il testo della relativa delibera di Giunta non era visibile sul sito internet della Regione né consultabile attraverso altre fonti.
I maxi-aumenti non sono, dunque, più previsti, ma per le aziende resta il problema di rimborsare la differenza ai pochi sfortunati che avevano già acquistato i titoli di viaggio interessati dalla rettifica.
Oltre agli importi, il mistero avvolge pure gli indicatori ai quali devono fare riferimento, per calcolare il proprio reddito, coloro che vogliono accedere alle tariffe agevolate: inizialmente si parlava di Ise (indicatore della situazione economica) ed Isee (indicatore della situazione economica equivalente), ora solo di Isee.
Piuttosto discutibile, inoltre, il fatto che i testi delle delibere contenenti i nuovi tariffari per i trasporti pubblici urbani ed extraurbani (gli aggiornamenti riguardano, infatti, non solo Cagliari ma tutta l’Isola) siano stati pubblicati dai gestori dei trasporti pubblici sui propri portali prima ancora che venissero resi disponibili sul sito web della Regione.
Intanto, mentre ancora si disputa il triangolare Regione – soggetti gestori – utenti, gli aumenti sono già entrati in vigore.
Marcella Onnis
Nella foto, l’assessore Lorettu