Campi Bisenzio, i bambini dell’asilo cantano nella Rsa con gli anziani
È il progetto intergenerazionale dell’asilo Sacro Cuore alla struttura La Mimosa del Consorzio Zeni
I bambini dell’asilo nido vanno in gita all’Rsa, dove cantano le canzoni agli anziani ospiti, giocano e disegnano insieme a loro. Uno scambio intergenerazionale al centro del quale c’è il concetto di cura, uno scambio che fa bene ai piccoli e agli over 80. Succede a Campi Bisenzio grazie al progetto promosso dal nido d’infanzia Sacro Cuore, gestito dalla Fondazione Giovanni Paolo II, insieme al Consorzio Zenit, che gestisce la residenza sanitaria assistita La Mimosa.
Uno dei vari incontri in programma si è svolto la mattina di martedì 14 maggio, quando alcuni bambini e bambine del nido d’infanzia Sacro Cuore, che fa parte della Rete Scuole per crescere, sono andati in visita all’Rsa La Mimosa. Sono arrivati in fila indiana tenuti insieme da una corda, insieme alle educatrici. “Andiamo dai nonni” hanno detto tutti insieme raggianti. Poi si sono messi seduti su un grande telo, attorno al quale c’erano gli anziani: alcuni in carrozzina, altri col girello, altri con l’ossigeno. I bambini, una volta seduti, hanno cominciato a cantare le canzoni che cantano all’asilo, battendo le mani e i piedi. Gli anziani li hanno guardati commossi, alcuni hanno battuto a loro volta le mani, alcuni si sono ricordati dei loro nipotini, altri si sono ricordati di quando erano bambini, altri ancora hanno chiesto agli operatori dell’Rsa quando i bambini sarebbero tornati un’altra volta. Poi le educatrici dell’asilo hanno preso i pennarelli e hanno disegnato su un foglio le mani dei bambini e degli anziani, così da lasciare una traccia dell’incontro. Sotto ogni mano, il nome del bambino o dell’anziano.
Gli obiettivi del progetto, è stato spiegato dalla Fondazione Giovanni Paolo II, sono “concorrere alla formazione e alla socializzazione del benessere psicofisico del bambino e allo sviluppo delle potenzialità affettive, relazionali e sociali; costruire nuove relazioni e trascorrere del tempo insieme; migliorare la coesione sociale; vivere il territorio; custodire e trasmettere il patrimonio sociale; riconoscere il ruolo dei nonni; promuovere processi di apprendimento dei bambini e degli anziani”. Nuovi incontri si svolgeranno nelle prossime settimane.
“Si tratta di un progetto molto importante anche per i nostri anziani ospiti – ha detto Valentina Blandi, direttrice del Consorzio Zenit – Grazie a questi incontri, l’Rsa diventa un luogo aperto alla comunità locale, e grazie alla tenerezza dei bambini gli anziani riescono a riscoprire emozioni che talvolta rischiano di andare perdute”.