Caparezza: l’eretico tour fa capo a Firenze
Eccentrico, disinvolto ed autoironico. Una grande sagacia che fa di Caparezza ; (pseudonimo di Michele Salvemini), il “Peter Pan” dell’era moderna. Pathos, divertimento, azione , brio che trasuda da tutti i pori , in due ore di concerto all’Obihall di Firenze. Una tappa sentita, tanto da essere la meta scelta per girare e far uscire a breve un DVD LIVE della serata a testimoniare come Firenze sin dagli inizi della carriera del Capa abbia tributato successi e locali pieni ad ogni suo show. Nella sua semplicità, tutto ha senso ed è studiato in quei minimi dettagli che rendono spettacolare il connubio tra parole, luci , palco e pubblico. Oratore impavido, il cantautore di Molfetta , sale sul palco in netto ritardo, forse perché tutto stasera deve essere perfetto, e poi si sa, quando un artista è così amato dal suo pubblico, tutto si perdona alla fine! Specialmente se, il Capa, durante le sue due ore di spettacolo, non si è risparmiato un attimo. Inizia con “La fine di Gaia“, così, per scaldare subito l’ambiente e ricordare a tutti, che la fine del mondo non arriverà. Poi, è solo una festa, perché i concerti di Caparezza, sono proprio così. La sua lingua tagliente non risparmia nessuno ed ormai, alcune frasi dei suoi testi, sono diventate, veri e propri slogan. La scaletta, saccheggia il suo ultimo album “Il sogno eretico”, ma non vengono dimenticati pezzi precedenti, che ormai sono classici della carriera, della testa più riccia della musica italiana, (decisamente superato, il record ricciolesco, del grande Branduardi). Nessun laser, mai effetti speciali , ma tante tante scenette, che danno significato netto, ai testi delle proprie canzoni: “Legalize the premier” … , inutile dire a chi sia dedicata, e pezzi come “Non siete Stato voi” , passando dalla splendida, “Goodbye Malincònia”, cantata su disco in collaborazione con Tony Hadley, leader e noto cantante, di una delle band icona degli anni ’80, ovvero gli inglesi Spandau Ballett, dove per Malincònia, si intende la nostra splendida nazione, troppo spesso violentata, da una casta, che giocando col potere, ha distrutto i sogni di tanta, troppa gente. La serata continua con la mitica, “Vieni a ballare in Puglia”, canzone dedicata ai tanti incidenti sul lavoro, dove il Capa usa la metafora tra le due parole, “ballare=morire”. Quindi “Eroe (storia di Luigi delle Bicocche)”, col suo testo tremendamente attuale e che tanto fa pensare. Non mancano anche momenti ironici, come “Cacca nello spazio”, “Kevin spacey”, “House Credibility”, ” La mia parte intollerante”, e “Vengo dalla luna” col suo testo antirazzista. Parla senza paura, delle false mode del momento nel suo “TOUR ERETICO”, dichiarando a testa alta , chi è il vero “ EROE” , proiettandosi nel caos , che attraversa la bell’Italia con “INNO VERDANO” . Il finale, è dedicato alla canzone “Nell’acqua”, cantata anche dal Capa, nel progetto denominato “Rezophonic”, che tanti aiuti, sta mandando alle popolazioni africane, per la costruzione di pozzi d’acqua. In definitivo: Caparezza è un artista italiano amato da tre generazioni, giovani, adulti e genitori, per la sua indole allegra, ma allo stesso modo, per i messaggi, che con i suoi testi, fanno cantare/pensare. Lo definisco un artista vero, che ama mettere la sua faccia, esponendosi in prima persona su ciò che scrive e naturalmente “rappa”. Riesce, col suo genere musicale, a farsi amare da tutti mescolando ironia, pensiero e rock’n’rap.
Roberto Bruno
“Parla senza paura, delle false mode del momento nel suo “TOUR ERETICO”, dichiarando a testa alta , chi è il vero “ EROE” , proiettandosi nel caos , che attraversa la bell’Italia” …e direi che dovremmo essere in molti non solo a parlare , ma ad avere il coraggio di osare e di reagire concretamente ! Bel pezzo , vissuto! Complimenti 🙂