Il registro delle opposizioni ha cambiato il telemarketing? Ne parliamo con una “addetta ai lavori”.
Continua la nostra inchiesta sul Registro delle Opposizioni, di cui abbiamo già scritto nei mesi scorsi. Ne parliamo oggi con una operatrice telefonica che ha a che fare con il Registro ogni giorno per lavoro e che dovrebbe rispettarne le direttive. Vediamo quindi come sono state recepite le direttive del Registro dalla parte del telemarketing e in che modo lo ha modificato. L’operatrice chiede di restare anonima, non pubblicheremo quindi il suo nome nel rispetto della sua volontà, ma la ringraziamo per il contributo.
Di cosa si occupa la sua azienda e come siete stati informati riguardo il Registro?
Il call center presso il quale lavoro si occupa principalmente di telefonia per aziende. Io ho saputo del registro delle opposizioni perché ne sono stata informata dai miei titolari, sebbene in modo molto generale.
Cosa fate quando il cliente che contattate vi informa di essere iscritto al Registro?
Quando un cliente ci dice di essere iscritto al registro ci scusiamo con lui, gli diciamo che siccome l’elenco degli iscritti non è aggiornato noi non eravamo a conoscenza della sua iscrizione, salutiamo e chiudiamo.
Da quando esiste il registro delle opposizioni fare telemarketing è cambiato? In che modo?
Sì, il telemarketing è molto cambiato, se è possibile è molto peggiorato. Se prima la gente ti mandava a quel paese dicendo che non era interessata, oggi ti tratta anche peggio, perché speravano di essersi liberati delle telefonate da parte dei call center, e alcuni minacciano di denunciarti.
Lei pensa che il registro sia efficace o che ci siano ancora degli aspetti da migliorare?
Con l’introduzione del registro, per i clienti finali non è cambiato niente; per noi che facciamo telemarketing invece è diventato quasi impossibile lavorare. Ciò che si può fare io credo sia ben poco finché esisteranno i call center.
Intervista di Veronica Atzei